Ologrammi per J-J-J: Morrison, Hendrix, Joplin

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Tupac e Snoop Dogg al Coachella Festival | © Christopher Polk/Getty Images

Ogni generazione lascia un segno. Qualcosa che vale la pena raccontare. Come i genitori che raccontano le proteste giovanili a cavallo tra gli anni ’60 e ’70, il rock e la denuncia, oppure i nonni che raccontano le imprese di guerra. La generazione recente, invece, ha ben poco da raccontare. Avvenimenti storici quanti ne vogliamo. Ma musicalmente, rimane ben poco. O musica da club/discoteca (frutto di giovani in preda ad una costante e dispersiva nevrosi…chissà quando sarà andata, cosa rimarrà) oppure, dall’altro, il periodo – questo periodo – reunion delle grandi band di anni ’70 e ’80, e pochi validi emergenti. O ancora il periodo degli ologrammi, la nostalgia per quei tempi che non sono più!

Il primo ologramma realizzato è stato quello di Tupac Shakur, al Coachella Festival – per l’occasione erano presenti sul palco Dr. Dre e Snoop Dogg – realizzato dalla compagnia Digital Domain Media Group il cui intento è quello di realizzare una serie di show televisivi e cinematografici (comprese alcune esibizioni live) in cui riproporre l’ologramma dei poeti maledetti del rock.

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Tupac e Snoop Dogg al Coachella Festival | © Christopher Polk/Getty Images

Recentemente è stato dato l’annuncio della realizzazione dell’ologramma di Elvis Presley, in collaborazione con la Elvis Presley Enterprises (la società che detiene i diritti di Presley) ma le sorprese non finiscono qui. Dopo l’avvio delle trattative per Elvis Presley, Core Media Group in collaborazione con la Digital Domain Media Group hanno stretto trattative per riproporre sul palco gli ologrammi di Jim Morrison, Jimi Hendrix, Janis Joplin dichiarando senza remore di avere in cantiere altri progetti quali Marilyn Monroe (ma non confermato dalla società che gestisce i diritti di questa) ma anche Peter Tosh, Otis Radding e Rick James. Ma il tutto è incorniciato tra polemiche di pubblico e fan (da una parte) che dichiarano di essere contro, visto che i morti bisogna lasciarli in pace – dall’altro le società aventi i diritti che tramite investimenti di milioni di dollari stanno cercando di portare in scena una riproduzione fedele degli stessi.

Il comunicato ufficiale della Digital Domain Media Group dice così:

“Non vogliamo riproporre vecchi filmati che il mondo ha già visto, bensì cerchiamo di riprodurre performance originali ed esclusive in modo che i fan possono vivere nuove esperienze”

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Jimi Hendrix / © Hulton Archive / Getty Images

Per le location ancora tutto incerto, ma è sicuro che il lavoro (come già scritto) interesserà anche Jim Morrison, Janis Joplin e Jimi Hendrix. Proprio in merito a quest’ultimo, la sorella Janie Hendrix – Presidente CEO della Hendrix Experience, dichiara di aver lavorato nell’ultimo anno con la società Musion System di Londra affermando che :

“Per noi, naturalmente, l’intento è quello di riproporre un autentico Jimi Hendrix, su questo non ci sono storie!”

 

Stesso discorso vale per Jeffrey Jampol, che gestisce i diritti di Jim Morrison che dichiara:

“Stiamo cercando di arrivare ad un punto in cui i personaggi 3D riescono a camminare. Speriamo, dal momento che Jim Morrison potrebbe camminare in direzione Vostra, guardarVi negli occhi, cantare, girarsi ed andare via!”

Per Janis Joplin la trattativa è ancora in alto mare, ma è certo che (come dichiara Alex Hodges CEO di Nederlander Concerts) il tutto deve essere originale ed autentico onde evitare che le persone rimangono scontente ed abbandonano la location delle esibizioni live.

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