Notte di musica e risate: gli Elio e Le Storie Tese a Mestre

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Concerto Elio e Le Storie Tese | © Mimmo Lamacchia

Sono stati i veri mattatori del Festival di Sanremo 2013 conquistando, malgrado l’appello acccorato ai fan, la seconda posizione alle spalle del trionatore Marco Mengoni e davanti ai favoriti Modà. Loro sono Elio e le Storie Tese che con “Una canzona Mononota” hanno letteralmente infiammato il Teatro Ariston conquistando non solo il pubblico a casa ma anche la stampa accreditata e la giuria di qualità.

Gli Elii sono ora pronti per pubblicare il nuovo album, seguito di “Studentessi” che dovrebbe vedere la luce il 7 Maggio prossimo. L’album conterrà anche i due brani sanremesi “La canzone Mononota” e ” Dannati Forever“. Intanto inarrestabile prosegue il tour primavera 2013 nei Teatri della principali città italiane. Il 27 Marzo scorso abbiamo partecipato alla tappa al Teatro Toniolo di Mestre, per la Rassegna NOTE ITALIANE, organizzata dal Comune di Venezia Assessorato alle Attività Culturali in collaborazione con DalVivo S.r.l. Abbiamo assistito ad uno spettacolo geniale, divertente e creativo, ma in realtà dubito che qualcuno dei presenti si aspettasse diversamente. Ad accompagnare sul palco la band l’immancabile Mangoni con tanto di tutina da supereroe e, come tutti i supereroi si è poi trasformato in direttore d’orchestra e in attore teatrale, accompagnando la band ne “Un bacio piccolissimo” nel ruolo che all’Ariston fu di Rocco Siffredi.

Prima parte dedicata ai brani inediti contenuti nell’album in uscita e numerose gag con bersaglio preferito identificato nei Modà; la seconda parte del concerto invece è tutta dedicata ai brani storici degli EELST, da “Il vitello dai piedi di balsa”; “Cara Ti Amo”; “Shpalman”, “Parco Sempione”, una versione velocizzata de “La terra dei cachi” e infine “Largo al factotum” dal “Barbiere di Siviglia” di Gioacchino Rossini con Elio che mette in risalto tutte le doti canore da Baritono. Insomma Elio, Faso, Cesareo, Rocco Tanica, Christian Meyer, Jantomen, con i cori di Paola Folli e i siparietti di Mangoni hanno regalato oltre 2 ore non solo di spettacolo e cabaret ma soprattutto di talento musicale. Uno spettacolo da rivivere, uno di quelli in cui non ci si annoia mai.

 

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