Pochi artisti nel mondo sanno essere così talentuosi ed eclettici come sa esserlo la quarantottenne cantante americana Tori Amos: dopo aver esplorato in un concept-album come “Abnormally Attracted To Sin” il concetto di identità e peccato e dopo aver riletto la tradizione popolare dei canti natalizi con il disco “Midwinter Graces“, la pianista e cantante si dà alla musica classica, prendendo ispirazione dalla musica “alta” degli ultimi quattrocento anni ed esplorandone le sonorità con il suo nuovo cd “Night of Hunters“. Il disco, prodotto dalla prestigiosa etichetta Deutsche Grammophon e la cui uscita era stata anticipata dal singolo “Carry“, è il 12esimo della carriera della Amos e la vede al suo pianoforte accompagnata da una sezione d’archi mentre racconta, attraverso le sue canzoni e basandosi su temi di compositori classici come Bach, Satie, Schumann e Debussy, la sofferenza e la rinascita di una donna abbandonata che ritrova se stessa dopo la fine di un’importante relazione e che nel giro di una notte riesce a ritrovarsi e a reinventarsi. Leggiamo le sue dichiarazioni a proposito sul suo sito ufficiale: “L’album è un lavoro contemporaneo che consiste in un ciclo di canzoni ispirate ai temi della musica classica, ciclo usato per raccontare una storia moderna. Ho utilizzato la struttura classica per raccontare una storia moderna con protagonista una donna alla fine di una relazione sentimentale. È un concept album lungo una sola notte, nella quale ci scopriamo allo stesso tempo cacciatori e prede“. La Amos è partita anche da poco, per la precisione il 28 Settembre da Helsinki, con il suo tour mondiale, che toccherà anche l’Italia per due date: il 7 Ottobre si esibirà al Teatro degli Arcimboldi di Milano mentre l’8 sarà di scena all’Auditorium Parco della Musica di Roma. Il tour si concluderà il 9 Novembre a Dublino.