“Fare musica o gareggiare su un’auto è sempre stato un piacere. Felicità è un denominatore comune”
Nick Mason, classe 1944, a 20 anni fonda, insieme a Roger Waters, Bob Klose e Richard White, i Sigma6 che poco tempo dopo prenderano il nome di Pink Floyd. Ma oltre a essere batterista della band, Nick, è anche uno dei più grandi collezionisti di auto storiche nonché uno degli uomini più ricchi di tutto il Regno Unito. Quattroruote l’ha incontrato per ascoltare la sua storia di “batterista al volante”. Nell’intervista rilasciata alla rivista, dalla sua casa londinese tra una batteria e uno stemma del Cavallino, Mason spiega perché predilige lo stile italiano, la meccanica tedesca e la personalità di Damon Hill piuttosto che quella di Michael Schumacher perché “capace anche di decisioni non esattamente sportive” e perché non sceglie le auto moderne “…per apprezzarle bisogna portarle al limite. Il che significa andare molto molto veloci. Al contrario, con una vettura d’epoca si può raggiungere la zona divertimento ed essere ancora all’interno dei limiti legali”. Attualmente possiede 40 auto alcune prestate al Beaulieu National Motor Museum, una al Museo di Donington e due recentemente inviate in Spagna per un’esibizione Ferrari; Preferisce non parlare di collezione però, perché “con le auto non esiste valore aggiunto nel raccogliere un insieme completo, come invece capita, con i francobolli”. Se dovesse mai metterle all’asta (la più vecchia è una Panhard del 1901) e salvarne solo una, sceglierebbe la Ferrari 250 GTO perché lo fa correre, guidare, passeggiare e soprattutto ha accompagnato le sue figlie nel giorno delle nozze. Una chiaccherata esclusiva basata sul binomio musica-motore e suono-rumore, per conoscere ricordi e previsioni di un personaggio d’eccezione che indica Bob Dylan come giocatore fondamentale della musica e la Ford T come auto ideale per il genere umano. Anche se, per se stesso, i nomi sopra ogni altro sono Ferrari e Bugatti. Appuntamento su Quattroruote di Aprile 2011.