Neil Young lancia .Pono, il progetto innovativo in high definition

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Neil Young | © Theo Wargo / Getty Images

Ricordate tempo fa (era il mese di Aprile) quando riportammo la notizia di un’idea stravagante che bazzicava nella mente di Neil Young? Bene, il vecchio loner proprio non ci sta a piegarsi alle sterili politiche delle case discografiche e passa al contrattacco con un’idea che è diventata realtà. E’ in arrivo “.Pono”, il progetto innovativo in high definition pronto a far concorrenza alla più conosciuta piattaforma di iTunes nonchè a tutti i supporti digitali che spopolano incontrastati. Come dire: dato che la realtà è in streaming almeno non rinunciamo alla musica di una certa qualità (dell’ascolto, s’intende). Nel mese di Giugno 2011, Young presentò alla U.S. Patent and Trademark Office un progetto circa lo sviluppo di una piattaforma di diffusione in alta definizione come valida alternativa al formato MP3. La descrizione letterale depositata è: “online e servizi di vendita al dettaglio con musica e performance artistiche, la musica ad alta risoluzione scaricabili da internet, i dischi ad alta risoluzione con musica e video, registrazione audio e video, archiviazione e riproduzione”.

Il sogno diventa realtà. L’idea è partita dalla consapevolezza che oramai l’ascolto della musica non sia più di qualità; tutte le piattaforme e le frontiere in streaming hanno soltanto accelerato l’oblio nel quale è caduto il mercato discografico negli ultimi 20 anni e di conseguenza anche le produzioni non rendono più l’idea di cosa vuol dire concepire la musica. Nei dischi degli anni ’60, ’70 ed ’80 era possibile apprezzare anche l’atmosfera che si respirava in sala di registrazione, creando dunque quell’empatia tra l’ascoltatore ed il CD unica nel suo genere. Inverso, la ricerca sempre più si schematismi e perfezione ha reso l’ascolto piatto e privo di significato: ecco perchè anche alcune produzioni qualitative dal punto di vista musicale si perdono nel momento dell’ascolto.

Neil Young | © Theo Wargo / Getty Images

Curiosando tra i documenti depositati, i marchi sono registrati come: Ivanhoe, 21st Century Record Player, Earth Storage, Storage Shed, Thanks for Listening e SQS (Studio Quality Sound) e la parola chiave è alta risoluzione. L’intento in pratica risiede nel fatto di voler riproporre all’ascoltatore una certa qualità nell’ascolto, supportata dal fatto che il visionario del rock’n’roll non ha mai sbagliato un colpo. Un nome una garanzia, insomma. Il progetto comprende che i file siano scaricabili in formato “.Pono” , completo di uno store digitale (probabile) futuro concorrente della piattaforma iTunes, un software che permette la conversione delle tracce audio presenti su un cd e anche un lettore portatile sulla falsa righa di un iPod.

Il progetto è già stato depositato lo scorso Marzo 2012 e secondo alcune indiscrezioni ci sarebbe già un accordo tra la casa discografica di Neil Young – la Warner Music – e le altre case discografiche per inserire nel catalogo, brani e/o interi album da convertire in formato “.Pono” mentre il bassista dei Red Hot Chili Peppers Flea – si dice entusiasta di questo progetto intrapreso dal vecchio Young poichè è stato tra i primi ad aver sperimentato questa nuova formula passando all’ascolto di alcuni brani. La differenza è abissale e non ha nulla a che vedere con i moderni formati MP3.


Reduce da questo nuovo progetto e da una biografia, dall’esibizione al Global Citizen Festival lo scorso week-end e in attesa dell’uscita del cd “Psychedelic Pill”, Neil Young ospite da David Letterman ha avuto modo di presentare il tutto e rendere al pubblico un quadro generale della faccenda.

 

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