Neil Diamond si ritira dalle scene

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Il cantautore e compositore statunitense Neil Diamond ha annunciato il ritiro dal tour per i 50 anni di carriera a causa del morbo di Parkinson.

È lo stesso cantante a darne l’annuncio alla vigilia dei suoi 77 anni, spiegando di essere costretto ad annullare il tour in Australia e Nuova Zelanda previsto per marzo: “È con grande riluttanza e disappunto che annuncio il mio ritiro dai prossimi concerti. E’ stato un grande onore poter offrire i miei show al pubblico nei trascorsi 50 anni. Ho comunque intenzione di rimanere attivo nella scrittura, nella registrazione e in altri progetti ancora a lungo. Il mio ringraziamento al mio fedele e devoto pubblico in tutto il mondo che mi ha sempre sostenuto e incoraggiato. Questa cavalcata è stata ‘so good, so good, so good’ (citando una frase di una sua famosa canzone “Sweet Caroline”, NdR), grazie a tutti voi”.

Di recente, era apparso in buona salute esibendosi durante la tradizionale cerimonia di Capodanno a New York e si era già esibito in 55 delle date previste per il tour celebrativo della sua carriera suonando in Nord America e Europa. Ora, colpito dal Parkinson, è costretto a fermarsi. A chiedere lo stop è stato il suo medico visto che ora gli sarebbe diventato molto difficile viaggiare ed esibirsi in modo continuativo ed intenso. Rimane in forse la sua presenza il 28 gennaio alla cerimonia dei Grammy Awards per il Premio alla Carriera che gli ha tributato la Recording Academy. Nel 2011 è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame.

Giovanissimo, Diamond abbandonò la New York University iniziando a scrivere canzoni per star come The Monkees e trovò la fama a fine anni ’60 emergendo dalla scena folk. Neil è un crooner vecchio stile che nel corso degli anni ha inciso tanti grandi successi come “Sweet Caroline”, “Girl, You’ll be a woman soon” (colonna sonora di Pulp Fiction con l’interpretazione di Urge Overkill), “I’m a believer” (colonna sonora di Shrek con l’interpretazione degli Smash Mouth), “Cracklin’ Rosie”, “Red Red Wine” (portata al successo anche dagli UB40) e “September Morn”.

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