I Negramaro nel 2011 hanno festeggiato il decennale della band e Giuliano Sangiorgi, leader del gruppo ha deciso di concedere una lunga intervista a L’Uomo Vogue, pubblicata sul numero attualmente in edicola e con la quale ha ripercorso la storia del suo gruppo, dagli esordi al successo, con un occhio ai progetti futuri.
Un lungo racconto che prende le mosse dall’ultimo live dei Negramaro, quello di Capodanno ai Fori Imperiali, che li ha visti protagonisti della notte romana e che è stata il coronamento del successo ottenuto dal tour dell’anno appena passato.
Sangiorgi nel corso della sua chiacchierata non ha mancato di rivolgere un pensiero alla tragedia che ha colpito il giovane Francesco Pinna, il ragazzo morto mentre montava il palco per il concerto triestino di Lorenzo Jovanotti. Sulla tragedia il cantante pugliese ha detto:
… Sapere della morte di quel ragazzo è stato doloroso e ci ha lasciato straniti. È che siamo davvero legati a tutti coloro che lavorano dietro al palco, sono vitali per il nostro mestiere. Io personalmente sono rimasto stupito dalla professionalità delle persone che sono lì per trasformare lo stage in una seconda casa, per farti trovare quello che vuoi proprio dove lo vuoi. Sempre. Indipendentemente dal fatto che si sia in Italia o all’estero. Il tour è andato benissimo e questo è stato merito anche dei tecnici che hanno lavorato con noi. Li ringrazio moltissimo.
Nella carriera che i Negramaro hanno costruito fino ad oggi, successo dopo successo, uno dei momenti più significativi è di sicuro la pubblicazione nel 2010 dell’album “Casa 69″, con il quale il gruppo ha operato un richiamo al casolare parmense dove loro (Emanuele “Lele” Spedicato, Ermanno Carlà, Danilo Tasco, Andrea “Andro” Mariano e Andrea “Pupillo” De Rocco e Giuliano Sangiorgi) vivono insieme. E sul modo in cui la loro convivenza influenza la produzione musicale del gruppo Sangiorgi dice:
… fortissima, davvero. C’è una parte della casa in cui diciamo che confluiscono le “creatività” di ognuno di noi, le influenze che sviluppiamo nei “piccoli laboratori musicali individuali”. Se ti metti in quel punto della casa puoi sentire quale sarà il nuovo disco dei negramaro: sembra uno scherzo, ma non lo è.
Riguardo poi al mondo da cui i Negramaro traggono ispirazione Giuliano fa riferimento a Terrence Malick e ancora a Terry Gilliam, e “in generale i registi visionari”. ” Apprezzo Garrone e Sorrentino” – dice ancora il frontman del gruppo -” ma seguo anche i lavori di giovani registi del panorama underground italiano”.
E sui progetti futuri del gruppo Giuliano confessa la voglia di portare la musica dei Negramaro anche all’estero e il progetto di ripartire con le performance live nel 2012 tra Aprile e Maggio:
Stiamo lavorando per portare la nostra musica oltre confine. Ma vorremmo che fosse un nuovo inizio: non arrivare come artisti italiani famosi, bensì ripercorrere una “nuova carriera” in paesi come la Francia e la Germania.