
Il ritorno di Gabriel (www.melodicamente.com)
Una rivelazione inaspettata di NCIS ha cambiato radicalmente il destino di uno dei personaggi più amati della serie.
Nell’episodio 17 della stagione 22, McGee si ritrova al centro della scena, con una scoperta che potrebbe non solo alterare il corso delle indagini, ma anche offrirgli una tanto attesa svolta professionale. La figura del vice direttore LaRoche, inizialmente vista come affidabile, si rivela ben più pericolosa di quanto si potesse immaginare.
La dinamica si complica con il ritorno di Gabriel LaRoche, interpretato da Seamus Dever, nuovo vice direttore dell’NCIS. Sin dall’inizio, McGee ha nutrito sospetti su di lui. In questo episodio, LaRoche viene presentato sotto una luce inquietante: emerge come un potenziale infiltrato con legami a un’organizzazione di sicari e collusione con Carla Marino, una boss della criminalità organizzata. Questo colpo di scena segna l’inizio di una rete di intrighi che coinvolge una missione nucleare top-secret e un cartello noto come Nexus.
I legami con il complotto
La scoperta che lega LaRoche e Marino a questa operazione fa emergere una minaccia diretta per l’NCIS, trasformando un semplice caso in un complotto di dimensioni più ampie. Non si tratta più solo di spionaggio o corruzione interna; le implicazioni di tale collaborazione potrebbero avere effetti devastanti sulla sicurezza nazionale. La tensione cresce ulteriormente quando McGee scopre che la soffiata anonima che ha permesso alla squadra di individuare il sicario noto come “Il Poeta” proviene da un server governativo chiamato Nocturne.
Il confronto tra McGee e LaRoche nelle scene finali dell’episodio segna un possibile ribaltamento di ruoli. McGee, che per anni è stato relegato a una posizione secondaria, ha ora l’opportunità di emergere. Se riuscirà a smascherare LaRoche, potrebbe finalmente ottenere quella promozione che gli è stata ingiustamente negata. Inoltre, emerge una rivelazione cruciale: LaRoche ha sabotato la candidatura di McGee per una promozione, giustificando la sua scelta con l’idea che il team dell’NCIS fosse troppo unito per essere guidato da qualcuno interno.

Mentre ci avviciniamo al finale di stagione, questo episodio rappresenta una tappa decisiva verso una conclusione carica di tensione. I pezzi sulla scacchiera sono quasi tutti al loro posto, e le alleanze, così come i tradimenti, iniziano a delinearsi. Timothy McGee potrebbe finalmente avere il suo momento di riscatto, trasformando un’indagine personale in un’opportunità irripetibile per cambiare il proprio destino all’interno dell’NCIS. Questo sviluppo non solo arricchisce la sua caratterizzazione, ma offre anche agli spettatori una nuova prospettiva sul suo ruolo, dimostrando che anche i personaggi più sottovalutati possono avere un impatto significativo nel grande schema delle cose.
La tensione accumulata in questo episodio promette di evolversi nei prossimi sviluppi, e le conseguenze delle azioni di McGee e LaRoche potrebbero ridefinire non solo le loro carriere, ma anche l’intera struttura dell’NCIS. La lotta tra il bene e il male si fa sempre più intricata, lasciando i fan in attesa di scoprire come si risolveranno questi conflitti interni ed esterni.