Rilanciata da poco la nuova piattaforma del social network andato in fumo pochi anni fa, non mancano difetti e piccoli problemi legati alla musica che viene promossa su Myspace.
La questione sarebbe legata al modo in cui Myspace abbia continuato ad usufruire del materiale discografico, nonostante fossero terminati i tempi entro i quali le etichette avrebbero permesso la diffusione della propria musica. A smuovere tutta la questione sembrano essere state alcune etichette discografiche minori, alle quali costano sudore e fatica le promozioni legate alla musica da loro prodotta, non godendo dei privilegi di alcune Major.
Specific Media ha acquistato la piattaforma per 35 milioni di dollari, Justin Timberlake ha deciso di metterci la faccia investendo sul social network nato nel 2003, e milioni di utenti si aspettavano un ritorno in grande stile, per quello che, agli inizi del “sociale” ha dato voce a tantissime band che si sono lasciate ascoltare anche da chi era impossibilitato a procurarsi musica a pagamento. Probabilmente Myspace è stato, senza saperlo, il papà dello streaming in rete, ed è stato davvero una grande risorsa per tutti i gruppi che orfani di etichetta discografica non avrebbero potuto promuovere la propria musica. Ora cosa succede?
Probabilmente tutta la responsabilità non è da accollare al signor Myspace, ma piuttosto potrebbe essere colpa di tutti i gruppi, che all’insaputa di tutti i contratti e delle scadenze, hanno continuato a caricare musica, ignari delle conseguenze. Una distrazione che sembra costare molto non solo al sito, ma anche alla reputazione che ahimè, soprattutto ultimamente, fatica ad essere tra le migliori. Il portavoce di Myspace Neda Azarfar, d’altro canto sembra dichiarare che tutta la macchina organizzativa è pronta a procedere con la rimozione del materiale incriminato, senza perdere tempo in chiacchiere. Proprio a poche settimane fa risale il grande ritorno di Justin Timberlake che aveva scelto Myspace per la promozione del suo singolo, tra le non poche critiche di artisti minori, i quali rivendicavano amaramente la loro impossibilità di promozione e il continuo sfruttamento da parte delle case discografiche. Voi come pensate possa riprendersi il social network dopo la batosta del fallimento e dopo questa ennesima pecca nel grande rilancio? Justin, pensaci tu.