Dal 19 e 20 settembre presso la Scuola Popolare delle Arti (Associazione Culturale Controchiave) in Via G. Libetta 1 (Roma) e dal 20 Settembre presso la scuola di musica “Musica Incontro” in Via Tiburtina 695 (Roma) ripartono i laboratori di percussioni itineranti di Akuna Matata, che pur nascendo come un movimento culturale, hanno da poco pubblicato il loro primo EP “Musica di Strada” con 4 brani di cui uno inedito firmato da Leo Pari. Questo EP è un viaggio colorato e tribale tra due culture, quella brasiliana e quella italiana, divise dall’oceano ma unite da una forte identità popolare, un esperimento che vede la fusione di ritmi samba, batucada e funky con brani storici della tradizionale musicale italiana. Un esperimento che ha portato alla creazione di cover come “Semo tutti Romani” di Romolo Balzani su base batucada con Maurizio Fortini (chitarra e voce) ed Evandro Dos Reis al cavaquinho, “Centro di gravità permanente” di Franco Battiato a base samba-reggae con Adriano Bono (Ukulele e voce) e Matteo Pezzolet (basso), “Cogli la prima mela” di Angelo Branduardi su basi di pizzica, tarantella salentina e percussioni brasiliane con Elsa Toppi (voce) e Daniele Girasoli (violino e flauto), e l’inedito che dà il nome all’album, “Musica di Strada“, scritto da Leo Pari, un funky/Hip-Hop con potenti percussioni tribal, il vero marchio di fabbrica di Akuna Matata, suonato insieme al Dj Inti (voce) e a Carmelo de Andres (tromba). Il progetto “Akuna Matata – La Tribù delle Scimmie” nasce nel 2003, riscuotendo da subito un grande consenso, con una fusione tra tribalità acustica e musica elettronica in uno spettacolo musicalmente all’avanguardia con l’accostamento di proiezioni di video originali sincronizzati a basi “tribal”. Dal 2004, l’organico di sei elementi cresce con l’idea di realizzare uno show itinerante, ispirato alle sfilate del carnevale di Rio ed è attualmente composto da 18 elementi organizzati in sezioni ritmiche, una vera e propria orchestra diretta dal “mestre di bateria”. In aggiunta all’aspetto musicale lo spettacolo ha anche un suo preciso aspetto scenografico, con diverse scenografie e con il costume teatrale da “scimmia” indossato da tutta la batteria. Inoltre, in aggiunta all’ensemble, spesso negli spettacoli si aggiungono artisti come giocolieri, trampolieri, mangiafuoco e fachiri, ballerine africane o brasiliane, barman acrobatici, gladiatori romani e capoeristi, formando un lungo serpentone arancione per le strade (il colore della loro “tribù”, come amano definirsi), per quelle strade che possono essere di Roma come di Rio de Janeiro, del Salento, dell’Africa. Perché, come ama dire Diego Lucantoni, Presidente dell’associazione Akuna Matata, “Siamo un movimento culturale, non solo un’associazione”.