Aveva fatto discutere la notizia di qualche settimana fa che la Warner Music non volesse più concedere licenze per lo streaming gratuito delle canzoni dell’etichetta discografica su servizi come Spotify, We7 e Last.FM.
Adesso sono gli stessi musicisti dell’etichetta a ribellarsi, a cominciare dai Muse. Il bassista Chris Wolstenholme ha infatti aspramente criticato la decisione della major sostenendo che questo genere di iniziative non sono assolutamente appoggiate dai musicisti. “E’ come togliere la propria musica dalle radio, non credete? Significa togliere istantaneamente le proprie canzoni ad un potenziale gruppo di ascoltatori. Le etichette discografiche stanno mettendo queste regole per cercare di rimanere a galla, ma sono le sole a volerle. Per quanto riguarda le band, loro vogliono soltanto che la gente ascolti il più possibile la loro musica, in qualunque modo possibile.”