Muse ai Brit Awards 2013, performance con orchestra con “Supremacy”

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Muse | © JOHANNES EISELE/AFP/Getty Images

Piccole ma preziose anticipazioni sui Muse ai Brit Awards 2013 riguardo alla performance live che Matthew Bellamy e soci terranno nel corso della cerimonia che si terrà il prossimo 20 Febbraio alla prestigiosa O2 Arena di Londra. La band ha rivelato precise intenzioni su come vorrebbero realizzare questa esibizione in una delle vetrine musicali più importanti del mondo: intenzioni che, se messe in pratica, assicurerebbero un risultato straordinario. Ciò su cui vogliono puntare è un effetto mastodontico da realizzarsi non tanto nelle scenografie, come siamo portati istintivamente a pensare, bensì nella musica stessa. La loro, di per sé tale, diventerà ancora più imponente grazie ad un’orchestra e ad un coro.

A rilasciare queste dichiarazioni sono stati Bellamy, frontman, e Dominic Howard, batterista della band: entrambi hanno anticipato come loro precisa idea in merito alla performance dei Muse ai Brit Awards 2013 sia quella di proporre una nuova versione di “Supremacy” accompagnata da un’orchestra completa, quindi 51 elementi, e da un coro.

“Supremacy”, prima traccia dell’ultimo album pubblicato dai Muse, “The 2nd Law”, tra quelli della tracklist è forse il pezzo che più si allinea alla precedente produzione discografica della band di Teignmouth, pur condividendo con altri brani quel carattere maestoso che contraddistingue da oltre venti anni il loro rock. Un arrangiamento in chiave orchestrale e corale non può che ingigantire la potenza del pezzo.

Muse | © JOHANNES EISELE/AFP/Getty Images
Muse | © JOHANNES EISELE/AFP/Getty Images

Oltre a questi primi succulenti dettagli riguardo la loro performance live, i Muse si sono pronunciati anche sull’importanza che i Brit Awards hanno a livello mondiale e mettono in piedi un calzante paragone tra questi e i Grammy Awards e con il cinema.

Matthew Bellamy ha dichiarato:

I Grammys sono un po’ più di alto livello, sono più seri ed assomigliano agli Oscar o qualcosa del genere. I Brits sono più pop, niente di formale, insomma.

A dar man forte all’amico e band mate, Dominic Howard, che sostiene:

I Brits sono più simili ai Golden Globes rispetto agli Oscar: stanno tutti seduti a bere, mangiare, chiacchierare. Guardi i Golden Globes e non riesci a sentire ciò che i presentatori stanno dicendo, perché tutti stanno parlando in sottofondo. Ecco, i Brits sono una cosa di questo tipo.

Nessuna nota polemica in questo confronto tra le due più importanti manifestazioni della musica internazionale: i Muse sono candidati sia ai Brit Awards che ai Grammy Awards in due categorie ciascuno, rispettivamente come Best British Group e Best Live Act e come Best Rock Album e Best Rock Song (“Madness”).

 

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