Johnny Hallyday è morto il 5 Dicembre scorso all’età di 74 anni. Ad annunciarlo, poco prima delle tre del mattino, è stata la moglie Laeticia Hallyday con uno scarno comunicato stampa diffuso ai media: “Johnny Hallyday è andato via. Scrivo queste parole senza potervi credere. E tuttavia è proprio così. Il mio uomo non c’è più, ci ha lasciati questa notte così come ha vissuto lungo tutto il corso della sua vita, con coraggio e dignità.”
La rockstar, autentico idolo di generazioni di francesi e monumento della musica transalpino, lottava da circa un anno contro un cancro ai polmoni ed era stato ricoverato nella notte tra domenica e lunedì per problemi respiratori. Da mesi era in cura presso una clinica ospedaliera a Parigi e più di una volta la famiglia aveva cercato di smentire le indiscrezioni allarmistiche diffuse da alcuni media con Hallyday stesso che aveva dichiarato di recente di voler preparare un nuovo album in studio con una tournée estiva nel 2018. La sua ultima apparizione in pubblico è stata la scorsa estate in tournée con le Vieilles Canailles insieme agli storici amici e cantanti Jacques Dutronc e Eddy Mitchell.
Hallyday, in più di 50 anni di carriera, è stato un’icona del rock mondiale; è stato anche uno degli scopritori di Jimi Hendrix. Il suo repertorio spazia dal rock al blues e ha cantato diverse volte in italiano traducendo in francese alcuni brani di Adriano Celentano fra cui “24 000 baci” (“24 000 baisers“). Di lui rimangono alcuni concerti indimenticabili come quello ai piedi della Torre Eiffel o quello assieme ai Rolling Stones e i duetti con il collega e amico Zucchero (nella cover di “Blue Suede Shoes” e in “Mama”) e con molte cantanti donne, come Lara Fabian, Isabelle Boulay, Chimene Badi, Maurane, Céline Dion e Laura Pausini.
Unanime il cordoglio del mondo musicale francese. La prima dichiarazione è arrivata da Sylvie Vartan, prima moglie di Johnny Hallyday: “Come tutta la Francia, ho il cuore spezzato. Ho perso l’amore della mia gioventù e nulla potrà mai sostituirlo“. Anche Emmanuel Macron, con un comunicato diffuso dall’Eliseo in piena notte, è stato fra i primi a reagire alla morte di Johnny Hallyday: “Abbiamo tutti, in noi, qualcosa di Johnny. Di Johnny Hallyday non dimenticheremo né il nome, né la faccia, né la voce, né soprattutto le interpretazioni, che, con quel lirismo secco e sensibile, appartengono oggi in pieno alla storia della canzone francese. Ha fatto entrare una parte dell’America nel nostro Pantheon nazionale.”