Joe Frazier, leggendario pugile 67enne, è morto ieri (7 Novembre) dopo essere stato colpito da un tumore al fegato, male contro cui ha combattuto negli ultimi mesi ma che purtroppo non è riuscito a sconfiggere. Negli anni Sessanta e Settanta i suoi scontri con Muhammad Ali hanno scritto la storia della boxe: nel 1971 fu lui, soprannominato “Smokin Joe” per gli incitamenti del suo tecnico a far “fumare” i guantoni contro il suo avversario, il primo a battere Ali ai punti. Figlio di un contadino del Sud Carolina, Joe Frazier si avvicinò alla boxe quasi per caso: iniziò con gli allenamenti in palestra, per poi passare alla lotta competitiva divenendo uno dei migliori della nazione nella categoria dilettanti. Poi nel 1964 i Giochi Olimpici di Tokyo in cui sostituì Buster Mathis, che aveva subito un infortunio, e dai quali tornò a casa con una medaglia d’oro nella categoria pesi massimi. Scopriamo però che la boxe, non è stata l’unica grande passione di Frazier che si è dilettato anche nel mondo della musica soul-funk, rilasciando alcune registrazioni sotto il nome “Joe Frazier and the Knockouts“: così in rete si scovano le tracce audio di alcuni pezzi quali “The Bigger They Come” ma anche la cover della celebre “My Way” Frank Sinatra e quella di “Knock on Wood” di Eddie Floyd: tutte caratterizzate dalla voce calda e schietta di un uomo che ha dedicato la sua vita al pugilato. La rivista Billboard fu luogo caro al pugile che faceva musica, tanto che sulle sue pagine Frazier comparve più volte con foto e articoli per promuovere i suo pezzi.
Ciao Joe.