E’ morto Herb Reed fondatore e bassista dei Platters

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The Platters

Un’altra morte colpisce il mondo della musica. In questo 2012 più che mai, molti dei più grandi personaggi che hanno fatto la storia delle sette note ci hanno abbandonato, lasciandoci in eredità tutto il loro talento e la loro arte. Oggi dobbiamo annunciare la scomparsa di Herb Reed fondatore e bassista dei Platters. Si è spento all’età di 83 anni a Boston la scorsa notte, con lui se ne va definitivamente tutto il gruppo, essendo rimasto l’ultimo ancora in vita della formazione originale. Esempio di un uomo che nell’America tormentata degli anni ’50 si è fatto da sé, povero in canna ha investito tutto nella sua voce fino ad ottenere un successo mondiale.

La notizia della morte di Herbert Reed è arrivata appena poche ore fa direttamente dagli Stati Uniti ed il cordoglio del mondo della musica si è subito fatto sentire. I Platters sono tra quei gruppi che hanno segnato la storia di questa forma d’arte, imponendosi nella scena del doo-wop ed arrivando a vendere una quantità di dischi pari a 53 milioni in tutto il mondo.

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The Platters

Herbert Reed proveniva da una famiglia molto povera del Kansas, all’età di 15 anni ha lasciato tutto, anzi, il niente che aveva e si è trasferito a Los Angeles. Lì ha incontrato altri tre ragazzi, altri tre artisti che come lui coltivavano il sogno della musica: è così che nel 1953 assieme a Joe Jefferson, Cornell Gunther e Alex Hodge fonda i Platters.

Le canzoni prodotte e cantate da questo gruppo sono ad oggi tra le più popolari e rimangono anche tra le più ballate ed apprezzate al mondo: tutti abbiamo cantato almeno una volta “Only You” o ci siamo commossi per “Smoke Gets In Your Eyes” piuttosto che per “The Great Pretender”, anni dopo magnificamente riproposta da Freddie Mercury.

Il successo, l’importanza e l’influenza dei Platters sono stati riconosciuti a livello ufficiale nel 1990, quando Herbert Reed e compagni sono stati inseriti nella Rock And Roll Hall Of Fame. Oggi quel gruppo ci ha lasciati una volta per tutte, non rimane che ricordarli con la musica che ci hanno regalato.

 

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