Si è spento stanotte in un ospedale di Viareggio, nel quale era ricoverato da alcuni giorni, il paroliere, compositore e produttore discografico Giancarlo Bigazzi.
Bigazzi, nato a Firenze il 5 settembre 1940, aveva sin da giovane cominciato la sua carriera nel mondo della musica, iniziando a lavorare come autore di testi di canzoni e collaborando con interpreti del calibro di Gianni e Marcella Bella, Massimo Ranieri e Mina. Sue infatti le parole di successi come “Luglio” di Riccardo del Turco del 1962, “Lisa dagli occhi blu” cantata da Mario Tessuto nel 1969, “Montagne verdi” di Marcella Bella ed “Erba di casa mia” di Massimo Ranieri del 1972.
Verso la fine degli anni ’70 comincia il suo sodalizio artistico con Umberto Tozzi in veste di produttore, compositore e paroliere, per il quale scriverà successi come “Gloria“, “Donna amante mia“, “Io camminerò“, “Ti amo“, “Tu“, “Stella stai“, “Notte rosa“, “Eva” e firmando anche il duetto “Gente di mare” del 1987 insieme a Raf e “Si puo’ dare di più“, interpretata da Tozzi con Gianni Morandi ed Enrico Ruggeri e portata con successo a Sanremo.
Nel frattempo trova il tempo di scrivere altri capolavori come “Gli uomini non cambiano” per Mia Martini, “Cirano” per Francesco Guccini e “Il Pazzo” per Mina, collaborando anche con altri artisti come i Ricchi e Poveri, i Camaleonti, Ornella Vanoni, Nino Ferrer, Caterina Caselli, Loretta Goggi e Marco Masini.
Nel 1971 Bigazzi, insieme ai suoi amici di sempre, il paroliere Daniele Pace e il musicista Totò Savio, con i discografici Alfredo Cerruti ed Elio Gariboldi, dà nascita al gruppo degli Squallor, una goliardata fra amici che però avrà un successo lungo venticinque anni, un successo targato Bigazzi (lui scrive tutti i testi e ne interpreta anche qualcuno) che approderà anche al cinema con i due film cult “Arrapaho” e “Uccelli d’Italia“.
Sempre per il cinema Bigazzi aveva firmato le colonne sonore di film come “Mery per sempre” e “Ragazzi fuori” di Marco Risi e “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores.
Addio, Giancarlo.