E’ morto Dave Brubeck, la leggenda del jazz di “Take Five”

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Dave Brubeck
Dave Brubeck | © Kris Connor/Getty Images

Talvolta il destino gioca proprio dei brutti scherzi, questo è il caso del pianista Dave Brubeck, spentosi qualche ora fa al Norwalk Hospital in Connecticut, in seguito ad un arresto cardiaco. Domani avrebbe compiuto 92 anni e una festa era già pronta in suo onore ma, purtroppo, Dave non ce l’ha fatta e si è spento qualche ora prima del suo compleanno. Molti volti della musica americana avevano già dato il loro consenso e accettato la partecipazione per il party organizzato per il suo compleanno. Nonostante Dave Brubeck avesse una longeva età, la sua voglia di suonare non è mai venuta meno ed infatti solo qualche mese fa aveva suonato con diversi musicisti della scena americana. David Warren Brubeck, nato a Concord il 6 Dicembre 1920, è stato un personaggio di profondo impatto per la musica jazz sia come pianista sia come compositore. Scomparso a Norwalk, il 5 Dicembre 2012, gli omaggi a Dave Brubeck sono già iniziati, soprattutto provenienti dagli appassionati di jazz.

A dare la notizia della morte di Brubeck è stato il Chicago Tribune ed immediatamente la voce ha raggiunto tutto il globo. Il manager nonché amico di Brubeck, Russel Gloyd, ha diffuso la nota che il musicista si era recato in ospedale per un controllo di routine dal suo cardiologo e proprio lì ha avuto un attacco cardiaco. Una vita dedicata alla musica, una vita che si è spenta proprio con la musica nel cuore in quanto Dave Brubeck ha suonato fino agli ultimi mesi della sua vita. Riassumendo brevemente la storia dell’artista, l’apice del successo avvenne nel 1959 grazie a “Take Five”, realizzato assieme al sassofonista Paul Desmond. Arrangiato con il tempo di cinque quarti, Brubeck fu un profondo sperimentatore della musica jazz a cui applicò determinate caratteristiche della musica classica.

Dave Brubeck
Dave Brubeck | © Kris Connor/Getty Images

David Warren Brubeck, nato in California, aveva iniziato a suonare il pianoforte fin da bambino, approfondendo immediatamente la musica classica. Dopo la laurea andò in Europa dove iniziarono le prime sperimentazioni musicali. Fu il 1951 l’anno di fondazione del Dave Brubeck Quarter dove fu accompagnato da Paul Desmond al sassofono contralto, Bob Bates al contrabbasso e Joe Dodge alla batteria. Brubeck si esibì praticamente ovunque, dai piccoli locali passando per i campus universitari. Nel 1953 David fondò la “Fantasy Records” e il quartetto finalmente registrò il primo album “Jazz at Oberlin”, il primo di una storia gloriosa. Dopo Louis Armstrong, Brubeck fu il secondo personaggio del mondo del jazz ad apparire sulla copertina del Time.

Fu il 1959 quando Brubeck pubblicò il primo pezzo jazz ad aver venduto più di un milione di copie. “Time out” non fu solo un brano jazz ma fu un contenitore d’innovazioni, con l’uso di un tempo particolare e molto insolito per l’epoca. “Time out”, “Take five” e “Blue Rondo à la Turk” sono solo alcuni dei brani celebri del quartetto che si sciolse nel 1967. Pioniere di vere e proprie tournéé, dopo lo scioglimento del quartetto David Brubeck ha continuato a realizzare musica, fondando un nuovo gruppo che incluse anche due suoi figli ossia Darius e Chris. Nel corso dei decenni Brubeck si è dimostrato essere un grande sperimentatore, scrivendo balletti, messe e oratori. Una icona del jazz che ha suonato davvero con i più grandi, lui, considerato uno dei capisaldi del genere. Nonostante avesse 92 anni, Brubeck non aveva mai smesso di fare musica, il suo spirito aleggia ancora nelle sue note. Le note rimangono qui, in mezzo a noi.

 

 

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