La prima spiacevole notizia del 2016 è arrivata: all’età di 65 anni è morta Natalie Cole, figlia del grande cantante jazz Nat King Cole.
Nel 1991 aveva raggiunto le vette delle classifiche mondiali con l’album “Unforgettable… With Love“, in cui reinterpretava brani resi celebri dal padre. Il disco aveva venduto 14 milioni di copie e le era valso sei Grammy.
Secondo il sito web di Tmz, la donna sarebbe morta per un’insufficienza cardiaca sorta in seguito a complicazioni dopo un trapianto di rene ed epatite C, diagnosticata nel 2008.
“Natalie ha combattuto una fiera e coraggiosa battaglia, morendo così come era vissuta: con dignità, forza e onore. La nostra madre e sorella resterà indimenticabile (Unforgettable, ndr) nei nostri cuori“, hanno scritto in una nota il figlio Robert Yancy e le sue sorelle Timolin and Casey Cole.
Il successo e le dipendenze, perchè è morta Natalie Cole
Natalie Cole si era sottoposta ad un trapianto di reni già nel 2009; noti furono in passato le sue dipendenze dalla droga, problemi che aveva anche raccontato nella biografia “Angel on my shoulder” (2000), in cui spiegava come aveva vinto la sua battaglia contro l’eroina, il crack, la cocaina e la dipendenza dall’alcool. Nel 1983 trascorse sei mesi in una clinica per disintossicarsi e nel 2008 annunciò di aver scoperto di essere affetto da epatite C.
Seppur figlia d’arte, saper morta Natalie Cole lascia a molti uno stato di tristezza, infatti l’artista nel corso degli anni si è fatta apprezzare per le sue doti ed il suo talento fin dal debutto. Con “Inseparable” nel 1975 vinse due Grammy, come miglior nuova artista e per la miglior performance femminile R&B, segnando di fatto una rottura con il passato e con l’egemonia di Aretha Franklin. Da li in poi i successi sono stati tanti, fino al duetto virtuale con il padre, con il quale ora si riunisce.