Mogol – Battisti, scoppia il caso sull’inedito “Il paradiso non è qui”

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Mogol | © Vittorio Zunino Celotto/Getty Images

Come vi riportavamo qualche giorno fa, Mogol starebbe per depositare alla SIAE un brano inedito firmato Mogol-Battisti dal titolo “Il Paradiso non è qui“, notizia che ha fatto felici milioni di fan che ora sono in fremita attesa di poter avere presto l’ultima creazione del proprio idolo.  

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© Vittorio Zunino Celotto/Getty Images
Tanto l’entusiasmo anche del paroliere per il futuro rilascio che questultimo ha voluto che il brano fosse interpretato, in versione piano e chitarra, da Ron voce nel corso del premio Mogol vinto quest’anno da Jovanotti. Purtroppo però Mogol non ha considerato un aspetto fondamentale, l’opinione di Grazia Letizia Veronese vedova ed erede di Lucio Battisti, la quale infatti, venuta a conoscenza della registrazione del brano per la trasmissione di Rai Uno (in onda Giovedì 23 giugno alle 22.30) ha immediatamente bloccato la messa in onda.   “Non capisco questa idea di soffocare una canzone che se non è un successo non è niente – spiega Mogol – Quello che vorrei comprendere è semplicemente il perché. Vuole ledere gli interessi di chi? Vuole disconoscere la canzone? Quindi si può considerare una canzone di anonimo? Allora nulla vieta di cantarla! Io l’ho scritta su invito di Lucio e poi la pubblicazione non c’è mai stata. Ora ho già deciso che se mai sarà possibile pubblicarla devolverò tutti i proventi a due associazioni benefiche. Se la signora Battisti accetta regaliamo una canzone meravigliosa agli italiani“. Sulla questione è intervenuto anche il capostruttura di Rai1, Michele Bovi, il quale rispetta e comprende la volontà degli eredi di Battisti: “Se dalla famiglia non arriverà l’autorizzazione a mandarla in onda taglieremo la parte in cui Ron canta Il paradiso non è qui. Mentre il testo di quella canzone è scritto da Mogol la musica è stata scritta da Lucio Battisti che non ritenne opportuno pubblicarla, la canzone non è neanche registrata alla Siae. Gli eredi hanno deciso di attenersi alle volontà di Battisti, ne hanno tutto il diritto, e noi rispettiamo le loro volontà” Il brano è stato scritto alla fine degli anni 70 e racconta di un immigrato e la grande paura di aver perso l’amore  lasciato e la consapevolezza che l’abbandono della propria terra è stato  un sacrificio davvero troppo grande. Il pezzo avrebbe dovuto far parte dell’album “Una giornata uggiosa“.

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