E’ stato anticipato dal singolo “Questa canzone”, il 22 Novembre è pronto ad uscire “Piccolino”, il nuovo album di Mina.E’ il terzo disco in due anni per questa colonna della musica italiana, che torna nei negozi dopo “Facile” del 2009 e “Caramella” dello scorso anno.
Una scelta ponderata questa, che ha una specifica ragion d’essere: Mina e la sua produzione ricevono quotidianamente decine e decine di demo, tutte molto interessanti e buone da produrre. Così Mina si è assunta da sola la responsabilità di diffondere quanto viene scritto dai vari autori, anche emergenti, che la contattano.
“Piccolino” sarà disponibile nei negozi e negli stores digitali in due formati Standard e Deluxe: il primo contiene 10 brani, il secondo 14 ed un booklet esclusivo di 28 pagine.
In questo album ogni brano è una piccola perla, che porta la firma di un nome importante: due pezzi di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro “Brucio di te” ed “E così sia”, ma anche Andrea Mingardi (“Canzone maledetta”), Giorgio Faletti (“Compagna di viaggio”) e “L’uomo dell’autunno” di Maurizio Fabrizio.
Ma anche due canzoni in inglese scritte dal nipote Axel Pani, figlio di Massimiliano, che invece ha lavorato alla produzione di questo disco come dei precedenti.
Ma nessun nepotismo o favoritismo, quando si tratta di lavoro Mina lascia a casa il titolo di nonna, come ha commentato il figlio in una recente intervista:
Mette un pezzo nel disco solo la convince. Nulla si stampa se lei non è più che convinta. E non fa alcuno sconto nemmeno ad Axel. Lui scrive musica molto anglosassone, quella che piace a suoi coetanei, e Mina ha preferito tenere in brani in inglese per non snaturarli. Non smette mai di mettersi in gioco e di lavorare con amore e rigore.
“Piccolino” è stato anticipato dal singolo “Questa canzone”, di cui si è parlato molto al momento dell’uscita. Mina lo ha pubblicato sostenendo di non essere a conoscenza del suo autore, voleva farsi aiutare dal web per scoprirne l’identità. Dopo appena tre giorni si scoprì che “Questa canzone” era opera della penna di Paolo Limiti e Mario Nobile, che assieme in passato hanno scritto molte altre canzoni per Mina.
La cover del disco è stata disegnata da Gianni Ronco e la rappresenta in forma aliena, come una divinità della stirpe degli Anunnaki, secondo alcuni studiosi ritenuti alieni che popolano un pianeta lontano del nostro sistema solare.
E’ quello il modo in cui lei stessa si vede, come un UFO del mondo della musica, non ancorata al già fatto e già detto, ma sempre pronta ad esplorare nuovi mondi, nuove tematiche e nuovi generi.
Dopo molto parlare è arrivato il momento di comprare “Piccolino” e godere nuovamente della voce incredibile ed unica di Mina.