Si svolgerà dal 3 al 30 luglio prossimo, all’interno della suggestiva Arena Civica di Milano, la Milano Arena Music. La manifestazione da quest’anno prende il posto dello Jazzin’ Festival. Per l’occasione all’interno dell’Arena saranno allestiti ben due palchi, uno riservato alla musica sperimentale e l’altro dedicato ai grandi nomi della musica italiana ed internazionale. La manifestazione è stata presentata in pompa magna lo scorso venerdì in Comune a Milano e anche se non si conoscono i dettagli del programma sono stati rivelati alcuni nomi degli artisti che saliranno sul palco. Nelle ultime ore però pare che la riuscita della kermesse sia messa a rischio, andiamo con ordine e vediamo di capire cosa sta succedendo.
L’organizzazione dell’evento è stata assegnata alla società NET Service Srl che ha partecipato alla gara d’appalto indetta dal Comune insieme alla società FourOneLive Srl. Tra gli artisti proposti dalla società vincitrice ci sono nomi del calibro di Joan Baez, Joni Mitchell, David Byrne, Alanis Morrisette, Manu Chao, George Benson, Elvis Costello, Massive Attack e poi ancora gli italiani Caparezza, i Verdena e Roberto Vecchioni. Il vero problema però sta nel fatto che la NET service in realtà non ha mai preso contatti con i promoter che gestiscono la maggior parte degli artisti in elenco. Adesso la FourOne chiede pertanto di invalidare la gara anche se sembra che siano già partite le trattative tra Comune, Net e promoter per salvare i concerti.
Tuttavia il cast annunciato sarebbe già stato ridimensionato, essendo già giunte in via ufficiale le smentite dai management di Manu Chao e Caparezza. Per quanto riguarda poi i concerti già annunciati presso l’Arena Civica e organizzati dalla Four One, in programma nello stesso periodo del Festival, l’amministratore delegato di Net Service Eric Galiani ha garantito che saranno inclusi nel cartellone. I concerti in calendario sono quelli di Joan Baez (il 3 luglio), Cranberries (il 4), Ray Manzarek & Robby Krieger (l’8), B.B. King (il 14), Stone Roses con Mick Jones e Pete Wylie & The Farm (il 17), Alanis Morissette (il 18), Kasabian (il 19), Beach Boys (il 27) e Alice Cooper (il 30).
Immediata è arrivata la replica di Vittorio Quattrone, amministratore delegato di Four One:
“Questa dichiarazione è indubbiamente a mio favore, perché in questo modo Net Service si sta sconfessando, ammettendo che tutto il cast artistico presentato in gara sia assolutamente millantatorio. Loro al momento non hanno nessun accordo. Non solo riguardo ai concerti che avevo presentato io, e per i quali sono stato chiamato in causa, ma anche rispetto a quelli annunciati da loro (…) Il cast artistico è stato determinante per la votazione in fase di commissione, e io non riesco a spiegarmi come la commissione abbia potuto dare una valutazione su un cast artistico che, di fatto, non esiste. Perché ci sono delle regole: se si presenta un cast millantatorio, non si può accedere a nessun tipo di votazione. E poi la commissione avrebbe dovuto, prima di annunciare il vincitore del bando, attendere l’esito delle verifiche del caso: il risultato è stato l’annuncio di un cast inesistente“.
Quattrone attende chiarimenti dall’Assessore Boeri e annuncia battaglia, intanto si sa che al momento lo scenario prevede di fatto due cartelloni: il primo, organizzato da Four One con Live Nation e Vivo Concerti, mai ufficializzato e per il quale Net Service si dice disposto a trovare spazio nel proprio calendario e poi quello annunciato venerdì da Net Service e per il quale non è ancora stata comunicato un calendario. Restiamo in attesa di nuovi sviluppi.