Ha debuttato con grande successo a Milano e si prepara a sbarcare a Roma dove resterà nelle sale dell’Auditorium Parco della Musica fino al 27 Marzo la mostra “Mick Jagger. The Photobook”.
Il leader dei Rolling Stones, l’icona rock per eccellenza , ha ispirato i migliori fotografi al mondo, da Cecil Beaton a Anton Corbijn, da Herb Ritts a Annie Leibovitz, tutti accomunati dall’amore per la musica, passando per Terry O’Neill, Peter Lindbergh e molti altri che ne hanno seguito la vita e la carriera.
La mostra raccoglie 70 scatti che raccontano la vita di quel musicista che ancora in vita è osannato come un idolo: mutevole, camaleontico, carismatico, il suo è il volto del rock. Icona di una generazione spaccata tra Beatles e Rolling Stones, ancora oggi, quarant’anni dopo, acclamato dai fan: negli scatti esposti c’è posto per immagini che hanno catturato semplicemente il volto per altre che ritraggono Jagger in pose eccentriche e travestimenti estremi, per scatti datati anni ’60 e per foto contemporanee.
François Hébel, direttore del festival Rencontres d’Arles, nella prefazione al volume edito da Contrasto, Mick Jagger. The Photobook spiega: “Mick Jagger è universale. Il suo viso così particolare ha fatto di lui l’archetipo della rock star. La raccolta di queste immagini è prima di tutto un progetto fotografico. Non è solo la carriera di Mick Jagger ad essere raccontata ma la storia di 50 anni di ritratto fotografico…Attraverso gli scatti dei più importanti fotografi si può assistere alla nascita di quel legame, ormai indissolubile, che unisce personaggio e immagine”.
Una mostra che è dunque un viaggio, in cui gli scatti sembrano voler tracciare il percorso di un’ intera vita, dalla sfrontatezza del volto giovanile, al carisma che rimane intatto nonostante le rughe segnino solchi profondi sul un volto che è la dimostrazione di come vada vissuta una vita: con forza e passione.