Si avvicina la fine del processo per la morte di Michael Jackson, presto questa vicenda potrebbe chiudersi definitivamente. Non è soltanto il tempo ad incalzare contro il Dottor Conrad Murray, medico anestesista personale del cantante, accusato di aver somministrato una quantità eccessiva del farmaco Propofol, causa del decesso, ma anche gli avvocati dell’accusa. Appena una decina di giorni fa l’accusa sembrava aver inchiodato il Dott. Murray attraverso una dimostrazione pratica nell’aula di tribunale: un altro medico anestesista, il Dott. Shaffer, consulente per la parte, ha mostrato i procedimenti necessari per la somministrazione del Propofol, procedimenti che Michael Jackson non avrebber potuto compiere in piena autonomia.