Si è appena concluso con una sentenza di condanna il processo a carico del dottor Conrad Murray, riconosciuto colpevole della morte di Michael Jackson, morto il 25 Giugno del 2009. Il verdetto con cui si è concluso il processo iniziato sei settimane fa presso la Corte Suprema di Los Angeles, è stato accolto dalla famiglia Jackson presente in aula, con Katherine, la madre di Michael che ha alla lettura della sentenza è scoppiata in lacrime. Fuori dal tribunale le urla dei fan del Re del Pop che con cartelloni in omaggio a Jackson attendevano che arrivasse la decisione dei giurati. Il verdetto della giuria popolare, formata da 7 uomini e 5 donne, è stato unanime: le cronache di questi minuti raccontano che nessuno dei giurati rientrando dopo aver deliberato ha incrociato lo sguardo di Murray che è stato condotto fuori dall’aula in manette. Il Dottor Murray, medico personale di Michael Jackson, è stato dunque riconosciuto responsabile della morte del cantante, deceduto in seguito ad un sovradosaggio del farmaco Propofol che Murray gli ha iniettato: un atto di negligenza, nella somministrazione del farmaco che si somma al ritardo nella chiamata dei soccorsi, tutti eventi che hanno portato alla morte di Michael Jackson. Il Dott. Conrad Murray ha accolto impassibile il verdetto dei giurati che l’hanno riconosciuto colpevole di omicidio colposo: il giudice Michael Pastor ha ordinato che il medico 58enne fosse condotto in carcere, propendendo per la misura detentiva e negando la cauzione in attesa della condanna. L’udienza per la condanna, nel corso della quale il giudice deciderà l’entità della pena, è stata fissata al 29 Novembre. Conrad Murray rischia la detenzione fino a 4 anni, ma si tratterebbe della misura più grave dato che la pena può variare dalla libertà vigilata al carcere:prevista anche la revoca della licenza medica.