Sono passati 26 anni dall’uscita di “Ritorno al futuro”, film che è rimasto impresso nella mente di molte generazioni e che ha segnato per sempre la carriera di Michael J Fox, consacrandolo come attore al grande pubblico che ai tempi non lo conosceva.
Memorabile di quel film è la scena finale del ballo “Incanto sotto il mare“, dove il giovanissimo Martin McFly suona una rossissima Gibson 1963 ES-345 TD facendo ballare tutta la scuola con una sconosciuta (almeno per quei tempi) “Johhny B. Goode“, successo planetario e anacronistico di Chuck Berry del 1958, dato che il ballo si svolgeva nel 1955.
La scena ai tempi fu suonata da musicisti che si trovavano dietro l’attore ed arrangiata dalla post-produzione per la scarsissima abilità di Fox nel suonare la chitarra ma oggi, a distanza di 26 anni, il “Piccolo Diavolo” ha deciso di suonare di nuovo quella canzone e stavolta sul serio, senza controfigure: per fare ciò nel corso degli anni si è allenato duramente nonostante la sua malattia.
L’occasione per questo show è stata la serata “A funny Thing Happened on the Way to Cure Parkinson’s“, serata benefica organizzata dalla fondazione creata da Michael per combattere il Morbo di Parkinson di cui egli stesso è vittima: l’attore canadese ha calcato il palco del Waldorf-Astoria di New York, circondato da amici e star dello spettacolo, e si è scatenato in una esibizione che ha catturato tutti per la forza di volontà e per la determinazione di questo piccolo grande uomo, che già nel 2008 ebbe l’occasione di esibirsi nello stesso brano avendo come spalla il gruppo dei The Who.
Il morbo fu diagnosticato a Fox nel 1991 ma l’attore decise di renderlo noto solo sette anni dopo in un’intervista su “People” e da allora promuove sempre la lotta alla malattia facendosi vedere in giro per perorare la sua causa, spesso con molti cammeo in varie serie televisive in cui interpreta se stesso.