Marco Mengoni, il video ufficiale di “Dall’Inferno”

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Marco Mengoni | © Alessio Pizzicanella/Alessio Pizzicanella's Official Website

Dopo più di un mese di attesa ecco che è finalmente arrivato il video di “Dall’Inferno” il nuovo singolo di Marco Mengoni. Il pezzo era stato mandato in rotazione radiofonica lo scorso 27 Gennaio e fino a questo momento era rimasto sprovvisto di un accompagnamento visivo. L’attesa, però, non è stata infruttuosa, il risultato che ne è scaturito è quanto mai apprezzabile.

Il video di “Dall’Inferno” è stato postato in anteprima sul sito di MSN Video, che già aveva pubblicato i precedenti di “Solo (Vuelta al Ruedo)” prima e “Tanto il resto cambia” poi, entrambi singoli estratti dal fortunato disco “Solo 2.0”.

Come vi avevamo già accennato al momento dell’uscita di questo estratto, si cambiano nuovamente registro e tono, un rottura netta con la ballad del secondo singolo, Marco Mengoni per “Dall’Inferno” si è ispirato alla vicenda ancor oggi oscura e mai chiarita del famoso killer Jack Lo Squartatore.

Il video,però, non riporta in immagini gli omicidi commessi a Londra alla fine del XIX Secolo, sarebbe stato effettivamente un po’ troppo scontato e questo giovane cantante di Ronciglione ci prova un certo gusto a sconvolgere e non essere mai banale.

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Marco Mengoni | © Alessio Pizzicanella/Alessio Pizzicanella's Official Website

Non è una vera e propria storia ad essere raccontata, sono semmai più ambientazioni differenti, eppure legate da un sottile fil rouge, che tendono a colpire alla prima visione colui che guarda. Dettaglio tecnico: fotografia ottima, di grande impatto, in grado di creare un’atmosfera quanto mai surreale eppure dal sapore familiare.

Questo nuovo video di Marco Mengoni si potrebbe definire, per sommi capi, con una sola parola: minimalista. Ma c’è davvero tutto. Una casa spoglia, con appena una vasca colma d’acqua e fragole rosso brillante. Stessi frutti rossi si trovano in un’altra stanza scarna di mobilio.

Protagonista proprio lui, Marco Mengoni, tutto di nero vestito, che ha a che fare con una misteriosa figura femminile dalla veste candida. Simbologia fin troppo chiara di una situazione ambigua, quasi quel bene contro male che poi è alla base di “Dall’Inferno”.

Ma c’è anche un’altra interessante corrispondenza: Mengoni, dall’aria a tratti inquietante e minacciosa, trova propria identificazione in un fantoccio di ferro, una sorta di piccolo guerriero di latta, fatto di sola intelaiatura e senza rivestimento.

La corrispondenza tra le due parti viene esplicitata in un preciso passaggio del video, in cui la figura umana si sovrappone nell’ombra a quella dello scheletro metallico e coincidono perfettamente. Ma come nelle più antiche tradizioni carnevalesche, al fantoccio viene dato fuoco, in quanto simbolo del male, delle paure, dei tormenti e delle angosce dell’uomo.

Torna anche in questo video, un element già trovato in quello di “Solo (Vuelta al Ruedo)”: la porta. Marco Mengoni anche in questo caso ne apre una, per svelare ciò che vi sta dietro, la verità e troviamo proprio il fantoccio.

Un video intenso, che dà molti spunti di riflessione sul significato profondo di questo pezzo: quello del serial killer è solo un pretesto, una messa in scena per un messaggio più ampio, che ci viene comunicato con questo video. Un’altra occasione per stupire, un’altra occasione per tentare (e chissà se mai riuscirci) di capire la complessità dell’artista Marco Mengoni.

2 COMMENTS

  1. Che dire, Artista complicato e intrigante, se non fosse così non mi piacerebbe!
    Quindi il video all’apparenza molto complicato,ma alla fine molto semplice!
    SOLO che la semplicità ancora non l’ho capita, mi serve un pò di tempo per capire la sua mente contorta!
    E tra le altre cose “questa è una che mi tiene legata a MARCO”

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