Lutto nel mondo della musica: si è spento a soli 55 il cantautore Lucio Quarantotto. L’artista è morto suicida ieri nella sua Mestre (Venezia).
Stando alle ricostruzioni della polizia e della Questura, l’artista, che da tempo soffriva di problemi depressivi e che e già due anni fa era scampato alla morte dopo aver dato alle fiamme il suo letto, si è suicidato lasciandosi cadere dalla finestra del suo appartamento al sesto piano di un condominio di Mestre, dove viveva con la madre anziana e con la sua badante.
Lucio Quarantotto era un cantautore che aveva lavorato in passato con artisti del calibro di Franco Battiato, Giusto Pio e Caterina Caselli, legando poi il suo nome ad un successo internazionale come “Con te partirò” di Andrea Bocelli, di cui aveva scritto le parole.
Cantautore e compositore di fama internazionale, il suo esordio solista è datato 1982 con il disco “Di mattina molto presto” grazie al quale è premiato dal Club Tenco come migliore opera prima nel 1984. Il suo disco successivo, “Ehi là“, del 1986, ottiene un buon successo di critica ma non di pubblico.
Da allora Quarantotto produce alcune canzoni per Franco Battiato, tra le quali “Viaggiando verso Jesolo“, “Tripoli“, “Pulito” e “Come le onde“. Nello stesso tempo Caterina Caselli include “E se questa fosse l’ultima” nel suo disco “Amada mia“.
Dal 1990 entra a far parte della scuderia della Caselli come autore e diverse sue canzoni diventano celebri: oltre alla già citata “Con te partirò“, citiamo “Canto della terra” sempre per Bocelli, “Amarti sì” per Filippa Giordano e “I templi indù” con i Marlene Kuntz.
Sulla natura del gesto compito dal cinquantacinquenne vi sarebbero pochi dubbi, tanto che il magistrato incaricato delle indagini ha scelto di non disporre l’autopsia e ha già disposto la restituzione della salma ai familiari per le eventuali esequie funebri.