Lucio Dalla, scomparso improvvisamente ieri a Montreux, tonerà oggi in Italia: la salma del cantautore nella mattinata è infatti partita da Losanna per arrivare nel pomeriggio a Bologna, la città natale di Dalla per il quale verrà allestita la camera ardente a Palazzo d’Accursio, sede del Municipio che si affaccia si Piazza Maggiore, la “Piazza Grande” da lui raccontata in un celebre pezzo. Nella giornata di domani dunque concittadini e fan potranno rendergli omaggio, mentre la cerimonia funebre dovrebbe tenersi verosimilmente dopodomani, domenica 4 Marzo, nel giorno in cui Lucio Dalla avrebbe compiuto 69 anni. La salma del cantante nella notte è stata vegliata costantemente da un gruppo di amici e collaboratori che gli sono stati vicino nella camera mortuaria cappella Saint-Roch.
La città di Bologna, in lutto da ieri, è dunque pronta ad accogliere il cantautore, e ha preparato un piano che permetta alla città di ricordarlo ed omaggiarlo nel migliore dei modi. “Indiscusso protagonista della musica italiana ed internazionale, musicista, compositore, attore e regista, ricordiamo Lucio Dalla per il suo straordinario talento, la sua creatività ed il suo genio senza eguali, orgoglio di Bologna nel mondo. Fondamentale il suo contributo nel percorso che ha portato Bologna ad ottenere il riconoscimento di Città Creativa della Musica UNESCO” – si legge in comunicato dell’Amministrazione Comunale- “All’artista e all’uomo va il pensiero e il ringraziamento di tutta la città, quella città, Bologna, che Lucio Dalla ha amato ed ha sempre portato nel cuore”.
Molti i colleghi e amici che piangono la scomparsa di Dalla: da Jovanotti a Laura Pausini, Passando per i Negramarro; Vasco, Adriano Celentano e Ligabue che hanno affidato ad una serie di lettere aperte; ma anche Francesco De Gregori che con il cantautore bolognese ha collaborato anche recentemente con “Work In Progress”, oltre che in passato, negli anni di “Banana Republic” e Marco Mengoni, che Lucio Dalla aveva scelto per un duetto sulle note di “Meri Luis”, nuova versione inserita all’interno di “Questo è amore”, best of dei pezzi meno fortunati di questo mezzo secolo di carriera.