I Lordi e il loro “monster metal” terrorizzano Bologna

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Lordi | © Johannes Simon/Getty Images

In Italia non molti conoscono i Lordi, formazione hard rock finlandese che sfiora il metal ed il glam rock sia per la musica suonata che per la vistosa e scenografica messa in scena del gruppo (che loro amano definire “monster metal”), composto da personaggi che nessuno ha mai visto senza la maschera che indossano ad ogni concerto ed ad ogni apparizione pubblica.

Dopo l’uscita il mese scorso del loro sesto ed ultimo disco “To beast or not to beast“, i Lordi hanno deciso di partire per un tour promozionale del loro disco, tour che comprende anche delle tappe in Italia, tra cui quella di Bologna del 18 Aprile 2013. Tappa che ha visto presenti noi di MelodicaMente.

Il luogo scelto per il concerto, il Circolo Arci Roveri, è da sempre teatro di musica “alternativa”, e lo conferma quest’anno con un cartellone pieno di sorprese come Eva Poles, i Rain, gli Atroci, I Concrete Knives, i Psychic TV, i grandissimi Motorpsycho e ultimi ma non ultimi i Lordi.

La formazione norvegese, anticipata dai  Collateral Damage e dai Reverse Grip (band hard rock canadese di cui sentiremo sicuramente parlare più avanti, ci scommetto) si presentano al loro pubblico duri e puri, con l’ultimo lavoro che vira verso le origini e si discosta un poco dalle ultime linee melodiche per riabbracciare il metal. I fans che riempiono il circolo e che dimostrano una cultura musicale metal e hard rock notevole, almeno a giudicare dalle magliette indossate, reagiscono con amore e affetto verso questi cinque pazzi personaggi.

Lordi | © Johannes Simon/Getty Images
Lordi | © Johannes Simon/Getty Images

La nuova formazione, che comprende un nuovo batterista (dopo la prematura scomparsa del precedente) ed  una nuova tastierista (la precedente ha deciso di intraprendere altre strade musicali) si presenta in grandissima forma: Mr Lordi è un vero anfitrione e lo dimostrano le sue chiacchierate con il pubblico, la sua maestria nei travestimenti e la sua gigionaggine in scena (fantastico l’attimo in cui si fa fotografare sul palco insieme ai Reverse Grip mentre sta cantando una canzone).

La band regge alla grande e la scenografia minimale permette di concentrarsi sulle canzoni e sulle performance del gruppo, che snocciola quindici brani in un’ora e mezza dai decibel altissimi (TROPPO alti per i miei gusti, vista la grandezza non esagerata della struttura) mescolando vecchio e nuovo senza dimenticare i grandi successi che li hanno resi famosi come “Hard rock Hallelujah“, “Would you love a monsterman? ” e “It snows in Hell“. Due pause e vari intermezzi di presentazione dei vari membri della band (riuscito quello della nuova tastierista che interpreta il personaggio di una bambola maledetta in maniera davvero efficace ed inquietante) completano uno spettacolo a tutto tondo e che lascia il pubblico soddisfatto. Per chi li conosce, uno spettacolo davvero fantastico. Per chi non li conosceva, una scoperta particolare, un gruppo che al momento ha pochi eguali in giro.

Scaletta del concerto:

We’re not bad for the kids, we’re worst
Bringing back the balls to rock
The riff
Who’s your daddy?
Bloody red Sandman
Schizo doll
ZombieRawkMachine + This is Heavy Metal
Something wicked this way comes
It snows in Hell
Supermonsters
I’m the best
They only come out at night
Devil is a loser
Hulking Dynamo
Hard Rock Hallelujah
Sincerely with love
Would you love a monsterman?

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