Il caso forse più famoso risale al 1973, quando Donald Johanson e la sua equipe di archeologi trovarono in Africa i resti di una specie di Ominidi mai rinvenuta fino ad allora. Allo scheletro, oltre al codice di catalogazione A.L. 288, venne dato un nome che ĆØ rimasto nella storia e con cui tuttāora ĆØ consociuto nel mondo: Lucy. Come notoriamente tutti sanno Johanson era un fan dei Beatles e venne ispirato dalla canzone āLucy in the Sky with Diamondsā. Nel corso degli anni ci sono stati altri casi analoghi, in occasione di āBiodiversaMente- Festival dellāEcoscienzaā organizzato dal WWF, si ĆØ tornati a parlare di unāesperienza di questo tipo che anni fa ha coinvolto un ricercatore di casa nostra. Ferdinando Boero ĆØ un biologo del Museo di Biologia Marina di Porto cesareo, che un giorno ĆØ partito per gli Stati Uniti alla ricerca di nuove ācreatureā marine. Dopo anni di ricerche, ha scoperto nelle acque della California lāesistenza di una medusa piccolissima, appena 2 cm di lunghezza, e del tutto trasparente, ma dalle proprietĆ eccezionali. Questo piccolo organismo, infatti, ĆØ praticamente immortale: giunta al termine della sua vita, invece di morire riorganizza le proprie cellule e torna al suo stato precedente a quello di medusa, chiamato polipo. Eā come se una farfalla, invece di morire, tornasse bruco e poi di nuovo farfalla ed ancora bruco e poi farfalla, in eterno. Scoperta eccezionale, grandiosa. Bisognava ora decidere il nome scientifico da dare alla medusa ed hanno scelto Phialella Zappai. Vi ricorda nulla?