Era il 2009 quando li abbiamo visti insieme per l’ultima volta e da allora gli Oasis, o meglio Liam e Noel Gallagher, non hanno fatto che litigare pubblicamente.
Considerata la situazione attuale, con l’emergenza coronavirus che ha portato alla quarantena non solo l’Italia ma ormai tutta l’Europa e buona parte dei paesi nel resto del mondo, le cose potrebbero cambiare. La proposta è arrivata proprio da Liam Gallagher, che su Twitter ha proposto al fratello, Noel Gallagher, di riunire straordinariamente gli Oasis. Dopotutto, gli impegni scarseggiano anche per due come loro.
Non sappiamo ancora come Noel Gallagher abbia preso la proposta ma, preso dall’entusiasmo, Liam ha pensato di creare anche qualcosa di più importante. Ha pensato di coinvolgere altri artisti, tra cui gli Smiths, per dare vita a un grande concertone che in questo momento allieterebbe sicuramente milioni di persone in quarantena. Il concerto, inoltre, sarebbe per beneficenza e con i suoi soliti modi gentili, Liam ha invitato gli altri colleghi a non tirarsela, perché potrebbe venir fuori davvero una bellissima line-up.
Seriamente, molti pensano che io sia uno stronzo e io sono un stronzo di bell’aspetto, ma una volta che la questione sarà risolta dobbiamo riunire gli Oasis per un concerto di beneficenza. Dai Noel, dopo possiamo tornare alle nostre incredibili carriere soliste.
Già nelle scorse settimane Liam Gallagher aveva espresso qualche preoccupazione per l’emergenza coronavirus. Con il suo ultimo tour, infatti, il cantante era stato sia in Italia che in altri Paesi europei, come la Francia, dove il virus si è poi diffuso rapidamente. A inizio gennaio, invece, Liam aveva annunciato di voler fermare la sua carriera da solista dopo il terzo album. “Voglio separarmi da me stesso, non credo che potremo lavorare insieme ancora a lungo”, aveva twittato. Successivamente aveva anche scritto di aver ricevuto una telefonata da Noel Gallagher, che lo avrebbe implorato di riformare gli Oasis nel 2022. Liam non ha mai negato la possibilità di una reunion degli Oasis, la proposta di un concerto di beneficenza funzionerà?