Lenny Kravitz scalda i 10 Giorni Suonati tra musica e sex appeal

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Lenny Kravitz | © Henry Ruggeri

Dopo il successo dei live dello scorso Novembre a Milano e Treviso, Lenny Kravitz è tornato a far visita al nostro paese con 3 nuove date del Black and White Tour e dopo i concerti del 16 ad Aosta e del 17 a Roma, Kravitz ha chiuso con il botto con il live di ieri nella splendida cornice del Castello Sforzesco di Vigevano per la terza edizione di “10 Giorni Suonati” il Festival organizzato da Barley Arts che ha ospitato nella serata di mercoledì Beh Harper e prima di lui, tra gli altri, Paul Weller, Lynyrd Skynyrd e vedrà ancora protagonisti i G3 e Mika per chiudere un cartellone di grandissimo rilievo.

Special guest del concerto di ieri, così come degli altri live italiani di Lenny Kravitz, è stato Trombone Shorty che sul palco con la sua  Orleans Avenue ha offerto oltre mezz’ora di musica e virtuosismi che sono serviti a scaldare il pubblico in attesa dell’atteso concerto del rocker americano. Grande estimatore del giovane talento di New Orleans, Lenny Kravitz, ha già duettato con lui in un brano intitolato “Something Beautiful” proposto tra gli altri anche ieri sera: per Trombone Shorty al secolo Troy Michael Andrews,  i calorosi applausi di tutti i fan di Kravitz accorsi a Vigevano e un bel ritorno in scena nel finale del live quando ha accompagnato Lenny sulle note di “Let Love Rule“.

Una raffica di successi è stata quella proposta dal rocker nelle 2 ore del concerto di Vigevano: “Come On Get It” per partire con la giusta intensità e poi “Always on the Run” e “American Woman” prima di una breve stacco nel ritmo con “It Ain’t Over ‘Til It’s Over”. “Mr. Cab Driver” precede il pezzo che ha dato nome all’ultimo album , “Black And White America”, uno spaccato sugli USA negli anni Settanta e sulla società multietnica.

Quando si è ormai  alla metà del live, ecco arrivate il momento di “Fields of Joy”, “Stand By My Woman”, “Believe”. “Stand”, singolo apripista del disco uscito un anno fa, apre la raffica finale dei brani tutti da ballare: “Rock Star City Life”, “Where Are We Runnin’?”, “Fly Away” e “Are You Gonna Go My Way”.

Un live intenso che ha lasciato posto solo a qualche breve ringraziamento da parte di Lenny Kravitz al pubblico che ha voluto essere presente e che è stato ripagato da calore, classe, ironia e tanta energia.

Esce dal palco Lenny, quando ancora non è arrivata la mezzanotte ma i fan lo chiamano a gran voce e lui, come da programma torna sul palco per il gran finale sulle note di “Let Love Rule”: presenta la band che lo ha aiutato nella piena riuscita della serata, chiama sul palco Trombone Shorty e semina l’agitazione tra le prime file scendendo dal palco e percorrendolo da un lato all’altro concedendosi ai fan che l’adorano e lo mostrano, eccome!

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