Laura Pausini un ritorno mondiale con “Inedito World Tour”

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Laura Pausini - Concerto Piazza a Capodanno|© Vittorio Zunino Celotto/Getty Images

Laura Pausini incanta il suo pubblico con un grande ritorno con un super show che sbaraglia la crisi. Mette a segno sold out storici per le date al Mediolanum gremito dai fan che registra il tutto esaurito. Dalle prime ore del pomeriggio del 22 dicembre si animano i parcheggi del forum meneghino e l’emozione si vede nelle facce e nei cori gioiosi di quanti attendono di vedere sul palco la propria beniamina. Grandi aspettative dopo uno stop che dura da due anni, quando l’ugola di Solarolo ha annunciato una pausa dalle luci dei riflettori. E finalmente l’attesa è finita e segna un grandioso ritorno con Inedit World Tour.

 

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Laura Pausini |© Vittorio Zunino Celotto/Getty Images

Alle 21 puntualissima arriva la Divina che inonda di emozioni i presenti che l’accolgono con lacrime ed ovazioni ammirandola mentre da una botola sale sul palcoscenico sontuoso degno delle celebrazioni di grandi fasti regali. La cornice barocca ripresa dalle architetture del Bernini che vengono riproposte capovolte per l’evento, sottolineano la maestosità della reunion della cantanti con i suoi affezionati. Anche lei è commossa e il pubblico lo apprezza rispondendole con grande affetto. Sembra che il filo non solo non si sia interrotto ma che questo distacco abbia rinforzato ciò che lega Laura al suo pubblico.

Le sue grandi doti comunicative e di empatia rendono il live un’esperienza profondamente coinvolgente, resa ancor più forte dalla struttura del momento. Tutto è curato nei minimi particolari. Lo show di 2 ore che propone una trentina di brani si compone di cinque capitoli con differenti atmosfere musicali: acustico, pop, rock, orchestrale e dance. Come prevedibile l’apertura arriva sulle note di “Benvenuto” e il pubblico è subito galvanizzato. Sale dalla botola tra le passerelle come una nuova Venere tra le acque e dà subito la chiave della serata: grandi emozioni e strepitosi effetti scenici. Anche gli abiti sono superbi: realizzati dall’alta sartoria Cavalli ne propone di diversi per ogni taglio musicale che caratterizza anche attraverso i colori.

Scrosciare di pioggia, sorgenti cristalline e farfalle tridimensionali accendono i maxi schermi per “Primavera in anticipo”, poi Laura Pausini si cimenta nel suonare i bidoni per scatenare il fragore carioca con un omaggio a Ivano Fossati cantando “La mia banda suona il rock”.  Si trasforma in rock star consumata e imbraccia una Fender bianca nel medley che lega in un’ideale collana musicale le sue tappe di successi artistici: “Troppo tempo”, “Il tuo nome in maiuscolo”, “Casomai”, “Mi tengo”, “Il coraggio che non c’è”; poi nel capitolo dance anni 70 scatena la platea in danze con “Surrender” e “Bellissimo così”, coreografate da ballerini illuminati di led rossi che danzano i mix proposti dal tastierista Bruno Zucchetti, all’occasione dj.

Ogni tanto si ferma ad ascoltare il pubblico che con potenza sonora quasi copre il suo cantato per l’entusiasmo con cui canta, anche quando si tratta dei nuovi brani usciti da un mese con l’ultimo disco. Con lei sul palco un’affiatatissima band: Paolo Carta e il nuovo arrivato Emiliano Bassi alle chitarre, Emiliano Bassi alla batteria, Matteo Bassi al basso e Bruno Zucchetti al piano. Ai cori Gianluigi Fazio, Roberta Granà e la new entry Monica Hill.

Dall’inizio alla fine è un tripudio di note e luci e continua a sfidare la gravità come accennato dal tempio della scenografia: Laura Pausini si staglia sulle teste ammirate dei fan osannanti su di una fatata altalena e sospesa a diversi metri dal palco canta una meravigliosa “Invece no” col il soffitto trasformato in un cielo luminoso di stelle che si riflettevano anche sui video wall. Il tutto arricchito da un vestito con strascico di 4 metri e mezzo che lambisce le teste dei presenti e illumina il suo dondolare con i led luminosi che si accendono e spengono con i colori dell’arcobaleno. Ad accompagnarla nella performance struggente e romantica di “Tra te e il mare” c’è anche una luna enorme che vola sulle teste del pubblico. Lo show è degno delle grandi produzioni holliwoodiane grazie al contributo di alcuni tra i più celebrati professionisti dell’enterteinment internazionale: partecipano il regista veneziano Marco Balich, chiamato a dirigere tra le altre le cerimonie dei giochi olimpici, Patrick Woodroffe, che nella sua esperienza di light designer ha curato gli show di grandi del Gotha della musica tra cui gli Bob Dylan, Depeche Mode e London Symphony Orchestra, Abba e gli Stones, Mark Fisher, architetto nonché il più famoso designer di palcoscenici e scenografie al mondo (Madonna, U2, Rolling Stones e AC/DC ) e Nikos Lagousakos che cura le coreografie del corpo di ballo. Su tutto, lei che con le sue innate e profonde note di empatia e comunicazione, assieme a talento e genuinità, è la grande pop star contemporanea capace di ammagliare il pubblico ed esportare la sua musica in tutto il mondo.

Inedito World Tour, prosegue a Milano fino al 29 dicembre (ad eccezione dei due riposi previsiti il 24 e il 27 dicembre) compresa la sera di Natale, con un concerto d’eccezione che vede ospite di Laura sul palco l’amica e collega Irene Grandi. Poi Capodanno e altre 5 date a Roma. E via oltre oceano per esibirsi  a San Paolo del Brasile, Londra, Madrid, Vienna, Città del Messico, Parigi e Caracas.

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