Si sa, viviamo in un mondo e in un tempo in cui molte persone non credono alle notizie che vengono diffuse dai media internazionali ufficiali e credono invece alle teorie più strampalate che si trovano in circolazione soprattutto in Rete. E la morte improvvisa e per certi versi inspiegabile di due personaggi del rock molto famosi come Chester Bennington dei Linkin Park e Chris Cornell dei Soundgarden non poteva certo sfuggire a queste riletture fantasiose della realtà.
Partiamo dai fatti: l’amicizia tra i due era nota (Bennington e Cornell hanno cantato insieme piu volte dal vivo) e pochi giorni dopo la morte di Cornell, Chester pubblicò su Facebook una lettera molto toccante: “Ho sognato i Beatles la notte scorsa. Mi sono svegliato con ‘Rocky Raccoon’ in testa e lo sguardo preoccupato di mia moglie. Mi ha detto che il mio amico era appena morto. Pensieri su di te hanno inondato la mia mente e ho pianto. Sto ancora piangendo, triste e grato per aver condiviso alcuni momenti molto speciali con te e la tua bellissima famiglia. Mi hai ispirato in modi che nemmeno puoi immaginare. Il tuo talento era puro e senza rivali. La tua voce era gioia e dolore, rabbia e perdono, amore e crepacuore, tutto insieme. Suppongo che questo è ciò che siamo tutti. E tu mi hai aiutato a capirlo. Ho appena guardato un video di te che cantavi “A day in the life” dei Beatles e ho ripensato al mio sogno. Mi piace pensare che mi stessi dicendo addio alla tua maniera. Non posso immaginare un mondo senza te dentro. Prego perchè tu possa trovare pace nella prossima vita. Mando il mio affetto a tua moglie, i tuoi figli, gli amici e la famiglia. Grazie per avermi permesso di far parte della tua vita”. Durante l’ultimo saluto a Cornell, Bennington aveva anche cantato “Hallelujah” di Leonard Cohen accompagnato dalla chitarra acustica e ha deciso di suicidarsi proprio il giorno del 53esimo compleanno del suo amico.
Ora parliamo delle teorie del complotto che stanno circolando in questi giorni: il noto sito di fake news YourNewsWire ha diffuso la notizia (citando una fantomatica “fonte della Polizia“) secondo cui Chester Bennington sarebbe stato ucciso così come Chris Cornell e che poi la scena del crimine sarebbe stata modificata per far credere che si sia trattato di un suicidio: sta di fatto però che la Polizia della piccola cittadina di Palos Verdes Estates non ha però mai parlato pubblicamente in tal senso.
YourNewsWire cita un tale Randy Cody, una persona descritta come un investigatore, che parla di inspiegabili buchi temporali e di sospette inconsistenze nella timeline ufficiale della morte di Cornell che portano a pensare che non ci si trovi di fronte ad un suicidio ma di fronte ad un omicidio poi mascherato da suicidio, come testimonierebbe per esempio una ferita alla testa che non è stata riportata nell’autopsia e che si vedrebbe chiaramente nel video su Youtube dell’ultimo concerto di Cornell a Detroit, il tutto supportato da un audio di un ignoto medico che dice di aver visto una ferita sulla testa di una vittima senza mai però specificare il nome della vittima. Peccato che Randy Cody non sia un investigatore in forza alla Polizia, ma un blogger che cura il sito “The Metal Den” che ha diffuso le notizie sul falso suicidio di Cornell che sono state poi raccolte da YourNewsWire, e che la ferita alla testa non sia altro che una luce rossa del palco che si riflette sulla testa del cantante.
Ma ora arriva il pezzo più bello di tutta la storia: secondo Cody le morti di Cornell e di Bennington sarebbero legate al Pizzagate, una teoria del complotto ampiamente smascherata secondo la quale una catena di pizzerie di Washington, la Comet Ping Pong, non sarebbe altro che la copertura di un traffico di bambini per il mercato pedopornografico. La notizia è già stata ampiamente smascherata come falsa e portò anche lo scorso dicembre a momenti di alta tensione in America quando il 28enne Edgar Maddison Welch, ha sparato tre colpi di fucile verso il punto Comet Ping Pong della Carolina del Nord perchè aveva deciso di investigare da solo su questa teoria (per fortuna nessuna persona fu ferita durante l’attacco). Non è stata trovata nessun collegamento tra le due cose tranne un’intervista fatta da Bennington tempo fa ad un giornale in cui lui diceva che era stato molestato da piccolo.
Per chi caldeggia queste teorie Chris avrebbe trovato delle prove che avrebbero etichettato il Pizzagate come notizia vera (e quindi non una bufala) e ne avrebbe parlato con l’amico Chester, da anni coinvolto in vari progetti contro la pedofilia visti gli abusi subiti in giovane età. Le persone collegate al Pizzagate (John Podesta, Courtney Love e la Clinton Foundation), a questo punto, hanno pensato di “suicidare” sia Cornell che Bennington per far sì che la copertura rimanesse intatta. Inutile dire come sia tutto assolutamente falso ma anche come la notizia abbia fatto il giro della Rete e abbia trovato non pochi caldeggiatori, fans che non riescono ad accettare una fine tragica e per certi versi inspiegabile. Ma credere alle favole e alle bugie non renderà la realtà migliore. Siate sempre attenti alle fonti di certe notizie, c’è gente che specula e lucra sulle morti grazie alle visualizzazioni e agli AdSense. Se avete amato davvero Cornell e Bennington come noi, fate un’opera buona e non date visibilità a questi sciacalli.