Sarebbe di almeno 2 morti e 24 feriti (di cui 12 in modo grave) il bilancio della sparatoria avvenuta nei pressi del Mandalay Bay Casino, a Las Vegas, durante il festival di musica country “Route 91 Harvest“.
UPDATE: Il bilancio aggiornato delle vittime sale a 58 morti e 518 feriti. L’attentatore è un ex contabile in pensione, Stephen Paddock. Intorno alle 22.20 gli Swat, le teste di cuoio, raggiungono la stanza dove è barricato Paddock. Fanno saltare la porta, ma, riferiscono le autorità, l’uomo si è già tolto la vita.
L’Isis rivendica l’attacco, ma la polizia fa sapere che non ci sono riscontri.
La sparatoria ha avuto luogo durante il concerto di Jason Aldean intorno alle 22.30, ora locale. La polizia comunica che i proiettili sarebbero arrivati dalle finestre del 32° piano dell’hotel, mentre la gente si stendeva a terra. Secondo le prime ricostruzioni del Las Vegas Review Journal, più di una persona ha aperto il fuoco dalle finestre del 32° piano del Mandalay Bay Hotel da cui alcuni testimoni avrebbero visto provenire i bagliori degli spari.
Le autorità riferiscono che un uomo sospettato di essere l’esecutore della sparatoria è stato ucciso nella stanza n° 35 del 32° piano del Mandalay Bay Hotel, nella camera sarebbero state trovate molte armi da fuoco. Non è ancora escluso che ci siano dei complici ancora in azione.
La polizia ha isolato un tratto esteso della strada che attraversa Las Vegas e su cui si affacciano hotel e casinò e si sta dirigendo anche nei pressi del Tropicana Hotel. Intanto è stato anche bloccato il traffico aereo all’aeroporto McCarran di Las Vegas, che sorge poco distante dalla zona dei casinò dove è avvenuta la sparatoria.
Torna il terrore durante i concerti, dopo la strage avvenuta nel 2015 al Bataclan e quella più recente di Manchester al concerto di Ariana Grande.