Lady Gaga risponde alle accuse di Putin su Twitter

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Lady Gaga e Madonna accusate dal Cremlino per aver violato alcune leggi sui visti durante la loro permanenza in Russia in occasione di alcuni concerti nel 2012.

Non è la prima volta che le due cantanti finiscono nel mirino del governo russo, infatti già all’epoca dei loro concerti Vitaly Milanov ebbe a dire che promuovevano l’immagine omosessuale e incitavano a tale tipo di comportamento, mettendo ancor di più in evidenza la sua intolleranza. Non a caso lo stesso Milanov si è fatto portavoce di un messaggio poco piacevole e si è fatto fautore di una legge che prevede il divieto della propaganda omosessuale.

Lady Gaga © AFP / Getty Images
Lady Gaga © AFP / Getty Images

Insomma, in questa faccenda le due cantanti sembrano essere finite in una bufera che però sembra essersi sviluppata in maniera quasi pacifica su di un social network dove Lady Gaga ha risposto a tono in seguito alle accuse mosse nei suoi confronti. La cantante si dice vicina a tutta la comunità omosessuale che viene continuamente oppressa dal governo russo, e tende a sottolineare ulteriormente, riguardo l’accusa di violazione del visto, che avrebbero dovuto provvedere con l’arresto a tempo debito. Accuse e difese arrivate in ritardo, perché a quanto pare quello che inizialmente permetteva sia a Madonna che a Lady Gaga di permanere in Russia per i loro concerti era un solo visto turistico e non un visto che permettesse loro di farne un uso commerciale. Polemiche di poco conto? La Germanotta sembra però non averla presa tanto bene, e non perde occasione di mettere in luce l’oscuro lato del governo russo di impedire costantemente parità alle persone omosessuali.

Le polemiche che legano la musica alla politica non sono certo cose nuove, ricordiamo durante il concerto di Madonna un appello per le Pussy Riot, e ricordiamo anche che Lady Gaga durante un suo show aveva chiaramente detto che la sua casa è aperta ai gay, e che dove è un suo show è automaticamente ubicata la sua casa. Giocare col fuoco o approfittare della notorietà per farsi portavoce di una giusta causa? Le guerre 2.0 ormai si combattono a suon di dichiarazioni, e chissà che qualcuno non prendi un serio provvedimento, vuoi per abuso di potere vuoi per il rispetto onesto delle leggi.

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