La Cina allunga la mano nera della censura sulla musica e continuando quell’azione di controllo, iniziata già da tempo con internet e il giro di vite sul dowload illegale, tramite il Ministero della Cultura, ha diffuso un comunicato che contiene una lista di 100 pezzi musicali che sono considerati “inadatti” al popolo asiatico. I pezzi incriminati sarebbero considerati “di cattivo gusto” e i loro contenuti “volgari” rei di portare influenze negative sulle giovani generazioni e perciò destinati a sparire dal mercato cinese. Adesso tutti i siti di streaming e comunque tutti i siti cinesi che li ospitano, avranno tempo fino al 15 Settembre per eliminare dai loro portali audio e video dei pezzi finiti nella lista nera del governo di Pechino, nella quale compaiono i lavori di molti artisti asiatici ma anche di alcuni artisti di calibro internazionale: Lady Gaga è di certo tra gli artisti su cui il regime si è maggiormante scagliato, ma accanto a lei ci sono anche Katy Perry e Beyoncè. Una situazione che si è già verificata in passato: il Guardian ricorda le vicende di un rapper mongolo e del cantante tibetano Tashi Dhondup, entrambi arrestati per i loro testi di protesta politica. Agli stretti controlli dell’autorità cinese non erano sfuggiti neppure i Guns N’ Roses’ e il loro “Chinese Democracy” (2008) , e neppure i Backstreet Boys e la loro “I Want It That Way” (2009): ai loro nomi si sono aggiunti quelli di Katy Perry la cui “Last Friday Night” è considerata inadatta e Lady Gaga della quale sono ben 6 i pezzi inseriti nella lista dei brani vietati: “Judas”, “The Edge of Glory”, “Hair”, “Marry the Night”, “Americano” e “Bloody Mary”. Per Beyoncé invece la censura ha riguardato “Run the World (Girls)“. Per tutti i brani la colpa sarebbe quelle di non essere stati presentati all’autorità per l’approvazione: ora quei brani costituisco per Pechino una minaccia alla sicurezza della cultura nazionale e come tali devono scomparire.