Non c’è più religione, è il caso di dirlo. Il leader del PD Pierluigi Bersani annuncia la sua partecipazione a quella che è sempre stata considerata la trasmissione musicale reazionaria per antonomasia, il festival di Sanremo.
I bacchettoni RAI impediscono la partecipazione di Morgan al suddetto festival per le sue ammissioni di far uso di droga. Il cast dei partecipanti è, salvo alcune eccezioni, lo stesso degli anni scorsi; l’esibizione più attesa rimane quella di Pupo (!) e Emanuele Filiberto (!!). L’imminente festival si preannuncia quindi come l’apoteosi dell’intrattenimento soft, senza grossi colpi di scena o grosse provocazioni. Il programma che qualsiasi parroco consiglierebbe ai suoi fedeli? Eh,no! Oggi, l’Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede, arriva a stupirci con un prontuario in cui tra il serio e il faceto si spiega come resistere (ma in tutta onestà loro usano il verbo sopravvivere) al festival dei fiori. E non è tutto: il bell’articolo di Giuseppe Fiorentino e Gaetano Vallini come atto di resistenza propone l’ascolto di 10 grandi classici del… rock! Un bel passo avanti se si pensa che fino a non molti anni fa alcuni di questi album sarebbero stati etichettati come “la musica del diavolo”.
Ecco, in ordine cronologico, i 10 album scelti dall’Osservatore Romano:
- Revolver Beatles (1966)
- If I could only remember my name David Crosby (1971)
- The dark side of the moon Pink Floyd (1973)
- Rumours Fleetwood Mac (1977)
- The nightfly Donald Fagen (1982)
- Thriller Michael Jackson (1982)
- Graceland Paul Simon (1986)
- Achtung baby U2 (1991)
- (What’s the story) Morning glory? Oasis (1995)
- Supernatural Santana (1999)