La musica, l’anoressia e la bulimia, un caso da approfondire

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Nell’adolescenza, una della fasi più importanti della nostra esistenza, spesso si possono verificare dei cambiamenti somatici che possono portare come riflesso a dei disturbi del comportamento alimentare come bulimia e anoressia.

Tutto nasce quando “guardarsi allo specchio diviene un’esperienza dolorosa, raramente eccitante ma sicuramente carica di contenuti simbolici (Stramaglia, 2010, 24-25)“; i cambiamenti somatici portano a dover ricostruire la propria immagine corporea e se la stessa è sgradita o vessata da altri ragazzi nascono dei rapporti conflittuali con la stessa: il disagio psico-relazionale con l’immagine del proprio corpo può portare alla nascita di alcuni Disturbi del Comportamento Alimentare.

Quando parliamo di anoressia o bulimia parliamo sempre di patologie molto complesse che hanno una provenienza a volte così lontana e nascosta da mettere in difficoltà anche i medici più esperti. Le cause e i meccanismi con cui si manifestano i disturbi del comportamento alimentare sono piuttosto ampi: si spazia da fattori culturali, familiari, psicologici e biologici a quelli che permettono i rinforzi positivi o negativi del comportamento disfunzionale.

Che ruolo ha la musica in tutto questo? Spesso i giovani cercano riposo e rifugio nelle canzoni, negli artisti, nelle parole che vengono cantate dagli artisti, altre volte invece sono gli artisti stessi che decidono di affrontare l’argomento in quanto lo meritano degno di nota o per essere stati toccati personalmente dall’argomento. Ne è un caso per esempio la band torinese dei Subsonica che è tornata sull’argomento per ben due volte, prima con la canzone “Aurora sogna” contenuta nel disco “Microchip emozionale” in cui si parlava di una ragazza che sognava un corpo nuovo e che veniva nutrita forse da qualche gelato al giorno, e poi con la canzone “Specchio” contenuta nel disco “Una nave in una foresta”, con anche un video in cui lo storytelling affronta in maniera nuda e cruda l’argomento.

Altro caso è quello di Emma Marrone che ha cantato un brano scritto da Niccolò Agliardi, uno dei più bravi compositori italiani, intitolato “Acqua e ghiaccio“. Il testo nasce da una chiacchierata dell’autore, con Marco Pozzi, regista del film “Male di miele“, durante le riprese del lungometraggio: il film parla di Sara, una ragazza di quindici anni che si ammala di anoressia nervosa, e inizia così a condurre una sorta di doppia vita di cui si accorgono con difficoltà sia i genitori che le amiche del cuore. Un giorno però la ragazza sviene durante una gita scolastica, e il suo segreto viene così alla luce.

Per alcuni strani scherzi del destino, la colonna sonora del film è la canzone “L’altra parte di me” composta e cantata da Chiara Iezzi, del duo Paola & Chiara: molti anni fa il duo decise di affrontare direttamente l’argomento con la canzone “Bella“, brano che portarono al Festivalbar del 1997 e che diede forse per primo in Italia risalto al fenomeno.

Chiarasole, un associazione e centro per anoressia, bulimia e binge, ha presentato qualche anno fa durante la serata finale della manifestazione “In forma per la vita”, patrocinata dal Ministero della Gioventù, la canzone “Anamia“, scritta da Matteo Mugnani e Alessio Paolizzi e cantata da Francesca Savorelli, cantante degli Stringintrio. La canzone pone l’interrogativo di “quante calorie avrà la felicità“.

Ci sono anche moltissime canzoni all’estero che affrontano l’argomento che probabilmente è molto più sentito dagli artisti di altri paesi: basti citare “Eyesore” di Maria Mena, “Courage” dei Superchick, “Skin and Bones” dei Mariana’s Trench, “She’s Falling Apart” di Lisa Loeb, “Tunic (Song for Karen)” dei Sonic Youth, “Buried Myself Alive” dei The Used, “4st 7lb” dei Manic Street Preachers, “Skinny” dei Filter, “Bleed like me” dei Garbage e “Ana’s song” dei Silverchair.

Spero che questa piccola chiacchierata sia servita a far nascere una riflessione sull’argomento e a parlare di anoressia e bulimia non come due tabù ma come di due argomenti che vanno affrontati, superati e sconfitti anche e soprattutto grazie all’aiuto di amici, familiari ed esperti nel campo. Chi volesse approfondire l’argomento o cercare una struttura dedicata ai Disturbi del Comportamento Alimentare può chiamare il numero verde 800180969 o andare su questo sito.

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