Esce la seconda edizione del libro di Bassel Bakdounes, fondatore dell’agenzia capace di
passare da 0 a 150 dipendenti in pochi anni grazie ad una scelta valoriale che ne alimenta
la crescita. “La nostra non è una partita iva, è una visione: siamo sicuri di poter cambiare il
mondo grazie al marketing”
È giunto alla seconda edizione il libro “Marketing Heroes” scritto da Bassel Bakdounes. “Fare
impresa tra manga e rock’n’roll. La vera storia di Velvet Media”: questo il leitmotiv di un testo che
racconta come sia stato possibile far nascere un’azienda da 150 dipendenti, oggi leader a livello
europeo per la crescita, basando tutto sulla fede di chi crede che sia possibile migliorare il mondo
con le leve del marketing e col coraggio di difendere sempre i più deboli. Il tutto in un clima
aziendale giovane e ribelle, dove è normale vedere il titolare schizzare in skateboard tra le
scrivanie o la project manager ad inseguire il suo cane in palestra. Senza dimenticare avanzate
proposte di welfare come la presenza della Manager della Felicità per favorire ulteriormente
l’alchimia tra colleghi, la selezione del personale – in fase sperimentale – che avviene in prima
battuta tramite curriculum anonimi per evitare ogni possibile corsia preferenziale e l’uscita
anticipata al venerdì in estate per godersi appieno il weekend.
L’autore, Bakdounes, è la sintesi di questo magma bollente di gioventù e creatività, un
imprenditore che fa vanto anche degli errori commessi perché da ogni fallimento ha tratto una
lezione che gli ha permesso di evolvere. Così, a otto anni dalla fondazione dell’azienda, al fianco
dell’agenzia di marketing e vendita online, oggi sta nascendo un nuovo hub per l’innovazione
progettato per start up ad alto potenziale di marketing. Nel nuovo headquarter di duemila metri
quadri troveranno spazio una dozzina di nuove attività imprenditoriali, che non potranno far altro
che crescere al ritmo del punk, guidate da un pool di professionisti dello sviluppo aziendale.
Il libro “Marketing Heroes” in questo contesto assume la dimensione di un’autobiografia
imprenditoriale vergata con la penna di chi ama i manga e di mestiere affronta il business come
fosse una lotta tra il bene e il male. Si parte da zero, dalle origini del sogno di eccellere nella vita, di
far qualcosa in grado di cambiare davvero il mondo. E si finisce dentro un turbinio di fragorose
cadute e di voli pindarici. Fino all’intuizione finale.
Dopo tante esperienze professionali, Bakdounes è pioniere tra quelli che capiscono che il futuro è nel social media management, fonda Velvet Media Italia e in pochi mesi crea decine di posti di lavoro inseguendo il sogno di diventare un eroe del marketing capace di trasmettere i valori positivi che ha imparato tra punk e fumetti.
E qui inizia tutta una parabola di racconti ed emozioni sviluppate in asincrono temporale. Da un
lato, un bambino che ingurgita dalla televisione le storie di Ken il Guerriero e di Holly e Benji.
Dall’altro, il professionista che interiorizza le regole della vita e del business attraverso alcuni stili
di comportamento insegnati dai manga: la collaborazione dentro al team, l’anelito al migliorarsi, il
rispetto per i più deboli e il desiderio di sconfiggere i più forti.
“Sono passati otto anni da quando abbiamo fondato Velvet Media”, dice oggi Bakdounes. “E ho
capito che il segreto del nostro successo – se così si può chiamare – sono i nostri valori. Non ci sono
colleghi, tra le scrivanie: ci sono amici che lottano ogni giorno contro un modo di fare business
obsoleto, ci sono professionisti appassionati che mettono a disposizione i loro sapere per aiutare
le aziende e la società ad evolvere e crescere. Siamo convinti che il marketing possa fare del bene
e lo dimostriamo ogni giorno con le nostre start up e iniziative benefiche, come All Stars For Good
che raccoglie fondi per chi sta peggio di noi, usando le leve del marketing a fin di bene. L’anima di
Velvet Media è l’anima di chi ci lavora dentro, continueremo a crescere finché riusciremo a tenere
la barra del timone dritta sui nostri valori. Vogliamo un mondo migliore, e lo otterremo con gli eroi
del marketing. Semplice, no?”