Uscirà il 28 Ottobre prossimo “Life“, l’attesa biografia di Keith Richards, storico chitarrista dei Rolling Stones. Nell’autobiografia non mancheranno le più sfiziose curiosità sugli esordi con i Rolling Stones e soprattutto qualche indiscrezione sul suo amico e collega Mick Jagger, che in “Life” lo chiamo o “vostra maestà” o “Brenda“. Nell’anteprima di alcuni stralci di biografia rilasciata oggi per il Times, Keith di Jagger dice: “Provo affetto per Mick, ma non vado a casa sua da una ventina d’anni.E’ davvero insopportabile. A volte, mi dico: ‘Amico mio, mi manchi’. Poi mi chiedo: dove è andato?” Il chitarrista si sofferma anche su alcuni particolari “intimi” basandosi su alcune confidenze di Marianne Faithful, con la quale sia lui che Jagger ebbero una relazione: “Lei non si divertiva troppo con il piccolo arnese di Mick – ha scritto Richards – So che ha due enormi attributi, ma non sono sufficienti a colmare il vuoto“. Altri passaggi importanti di “Life” riguardano il suo rapporto d’amicizia con John Lennon in particolare racconta di una gita passata con l’ex Beatles e del quale ricorda pochi particolari: “Cosa abbiamo fatto esattamente in quei tre giorni in giro per l’Inghilterra nè io nè John siamo mai riusciti a ricordarcelo. Dovevamo aver fatto uso di qualche sostanza notevolmente allucinogena: c’era una giovane ragazza con noi, e sicuramente uno chauffeur, perché nè io nè John eravamo in condizioni di guidare. L’unica cosa che ricordo veramente è che abbiamo preso la mia Bentley blu, poiché la Rolls Royce di Lennon sembrava al momento una scelta troppo vistosa“. Infine, per quanto riguarda le anticipazioni, ammette di aver sniffato una tempo le ceneri di suo padre, dichiarazione questa non nuova ma che al momento in cui rilasciata qualche tempo fa gli causò quasi il licenziamento sul set de “I Pirati dei Caraibi“, dove interpretava il padre di Johnny Depp, tanto da essere costretto a smentire il tutto. Per avere ulteriori dettagli sulla sregolatezza del famoso chitarrista, non ci resta che attendere la pubblicazione di “Life”, già battezzata come una delle più importanti autobiografie del mondo del rock.