Kanye West, la candidatura alla Casa Bianca e il disturbo bipolare

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Di Kanye West non si sa mai cosa pensare e molto spesso non è chiaro il confine tra realtà e strategie di marketing. Il dubbio si è insinuato in molti soprattutto in questi giorni, in cui il rapper ha iniziato la sua corsa alla Casa Bianca.

Il primo comizio non si può certo definire memorabile, Kanye West ne ha dette di tutti i colori, lanciando idee sopra le righe e rilasciando dichiarazioni forti sulla sua vita privata. Il rapper, com’è noto da tempo, è affetto da disturbo bipolare e proprio in queste ore la moglie, Kim Kardashian, si è scagliata in sua difesa, nonostante proprio il marito abbia dichiarato di essere tenuto in ostaggio dalla sua famiglia.

Il programma politico

Kanye West ha sempre appoggiato le politiche di Donald Trump e non aveva nascosto il suo desiderio di candidarsi alle prossime elezioni americane. Ha tenuto il suo primo comizio in Sud Carolina e ha parlato di molte cose, tra cui l’aborto. Non si è detto del tutto contrario e ha ammesso che, durante la prima gravidanza di Kim Kardashian le aveva chiesto di interromperla. “Ho quasi ucciso mia figlia” ha dichiarato il rapper in lacrime, sostenendo un’idea per scoraggiare l’interruzione di gravidanza: offrire un milione di dollari ad ogni donna che rimane incinta. West ha anche raccontato che suo padre avrebbe voluto fare abortire la madre, che però si oppose, salvandogli la vita.

Sul palco, Kanye West si è presentato senza microfono, con un giubbotto antiproiettile e senza un vero e proprio programma politico. Il rapper si dice contrario alle droghe leggere e ai vaccini e non si è dimenticato, ovviamente, di tirare in ballo la religione. Come lui stesso ha dichiarato, è stata la sua salvezza e sta cercando di coinvolgere sempre più persone nelle sue iniziative spirituali che includono, oltre a un ranch dedicato interamente agli incontri, un album a tema, “Jesus is King“.

Il partito politico si chiamerà “Birthday Party” e lo slogan è molto semplice: “Yes!”. Nonostante abbia dichiarato di non aver mai votato nella sua vita, Kanye West si augura che la sua candidatura possa spingere molti più americani ad andare alle urne. I suoi deliri di onnipotenza sono noti a tutti nel mondo dello spettacolo e di dichiarazioni strampalate ne ha rilasciate a migliaia nel corso degli anni ma qualche collega molto influente ha già deciso di appoggiarlo. West ha, tra l’altro, l’appoggio di Elon Musk, che ha eletto a suo “consigliere” insieme alla moglie, Kim Kardashian. Nonostante questo “dettaglio”, dopo il comizio il rapper ha pubblicato alcuni tweet in cui sosteneva di voler divorziare già nel 2018. Ha dichiarato che la moglie vorrebbe costringerlo al ricovero e scagliandosi anche contro la suocera, Kris Jenner, ribattezzata Kris Jong-Un e definita “suprematista bianca”. Nonostante la bufera, la Kardashian ha continuato a supportare il marito, affidandosi al potere di Instagram:

Come molti di voi sanno Kanye ha un disturbo bipolare e chiunque lo abbia o viva con persone che ne sono afflitte sa come sia tutto difficile e complicato. Non ne ho mai parlato pubblicamente per tutelare i nostri figli ma oggi sento che devo affrontare il tema a causa dello stigma e delle idee sbagliate sulla salute mentale. Oltre alle pressioni di essere un artista e un uomo di colore, Kanye, che ha sofferto la dolorosa perdita di sua madre, deve affrontare anche la pressione e l’isolamento accentuati dal suo disturbo bipolare. Quelli che sono vicini a Kanye conoscono il suo cuore e capiscono che le sue parole alcune volte non si allineano con le sue intenzioni.

La socialite si è poi firmata come Kim Kardashian West, volendo ribadire che non c’è alcun divorzio all’orizzonte. Adesso in molti si chiedono se si tratti di una trovata pubblicitaria in vista dell’uscita di un nuovo album (“Donda” esce proprio oggi, 24 luglio) o se Kanye sia intenzionato a raggiungere la Casa Bianca. Il rapper ha parlato apertamente del suo disturbo in un’intervista con David Letterman ma i problemi erano noti da tempo, soprattutto dopo il ricovero avvenuto nel 2016 a seguito di un tracollo nervoso. In questo momento, alla luce delle dichiarazioni, sembra improbabile che possa riuscire nell’intento ma, come altri hanno ricordato, si diceva la stessa cosa ai tempi della candidatura di Donald Trump. Gli Stati Uniti, in fondo, sono famosi come quella terra in cui tutto è davvero possibile.

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