Jovine racconta “Sei” a Melodicamente: “scrivo quando comunicare diventa necessità”

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Jovine

Ha cominciato col suonare nei locali dell’undergound partenopeo all’età di 15 anni: quell’esperienza lo ha segnato fortemente tanto da farne, della propria vocazione, un vero e proprio lavoro. Valerio Jovine fonda nel 1998 il gruppo Jovine (nato per l’appunto dall’omonimo cognome del frontman della band) e con la collaborazione di Alessandro Quintavalle e Danilo Vigorito comincia a comporre i primi brani che saranno poi inseriti nell’album d’esordio “Contagiato” (2000).

Forte dei primi consensi ottenuti si trova ben presto in tour come supporter dei Simple Minds mentre l’Italia è scossa dagli avvenimenti del G8 a Genova. Quella situazione rappresenta un motivo di spunto (e anche il trampolino di lancio, dunque) per Valerio Jovine che si chiude in sala di registrazione con i suoi amici musicisti e danno alla luce l’album “Ora” (2004) distribuito da Il Manifesto. L’effetto che la musica reggae sortisce nell’artista Jovine sono preponderanti, forte della spalla del fratello Massimo Jovine dei 99 Posse, ma non per questo a discapito delle sue qualità: il successo è arrivato e con esso sogni e consapevolezze.

Foto band JOVINE 2 B
Jovine

L’album “Ora” affronta e racconta i giorni trascorsi a Genova ma dal punto di vista di un ragazzo che vive nella legittima illusione di immaginare un mondo migliore. Canzoni come “C.C.C.”, “Ci sono Giorni” e “L’immenso” catturano l’attenzione del pubblico italiano, forte delle esibizioni live che da sempre rappresentano il suo punto di forza,  e lo portano a realizzare con la sua band l’album “Senza Limiti” del 2006 un encomio alla propria terra di appartenenza. Il lungo tour in tutta Italia a supporto del nuovo album raccoglie consensi da Nord a Sud, motivo di integrazione tra la cutura locale e quella nazionale e nel frattempo arriva “Il Mondo è Fuori” del 2009 che conta collaborazioni con artisti della scena musicale partenopea come Cico, Jah Sazzah e Don Skal degli AretuskaSpeaker Cenzou, Cor Veleno e O’Zulu’ dei 99 Posse; proprio con i 99 Posse ha collaborato in larga scala alla lavorazione del loro ultimo album “Cattivi Guagliuni”.

Nel 2011 Valerio Jovine torna in studio con il supporto intangibile della sua band formata da musicisti quali Paolo Bianconcini alle percussioni, Guido Amalfitano alla batteria, Michele Acanfora alla tromba, Alessandro Aspide al basso, Francesco Spadafora alla chitarra e realizzano insieme l’album “Sei” pubblicato quest’anno ed interamente autoprodotto. Melodicamente ha avuto l’opportunità di intervistare il leader e frontman della band Valerio Jovine che ci racconta un pò come è nato l’album e quali sono i progetti futuri.

1. Raccontaci brevemente di JOVINE: carriera, sogni, speranze, idee, delusioni e sconfitte.

Jovine è un progetto formato da sei persone, con sei dischi all’attivo e dieci anni di concerti in giro per l’Italia. Jovine si prefigge di utilizzare il linguaggio in levare tipico del reggae mischiandolo con la lingua italiana e spesso con il dialetto napoletano. La speranza per questo nuovo album è quella di portare il disco ovunque. Le delusioni in generale preferiamo metterle da parte e pensare esclusivamente alle cose belle che abbiamo vissuto in questi anni e che ci hanno portato fino ad oggi.

2. Parliamo del tuo nuovo album “SEI”. 12 tracce, ognuna una storia ma un unico filo conduttore. Il titolo che prende il nome da un omonimo brano tende ad essere un invito alla ricerca interiore o la descrizione/idea di una realtà? Come mai questa scelta?

La canzone “Sei” è fondamentalmente dedicata a tutte le persone che ci seguono, è un invito ad affrontare questa vita portando sempre con sé un sogno da realizzare, la speranza di vivere al meglio questa vita tenendo in considerazione il fatto che sia l’unica. “Sei” rappresenta il sesto album ed anche il numero dei componenti della band.

3. Nelle canzoni del nuovo album “SEI” affronti temi personali, denunce ma anche storie di perdizione (come nella canzone “DI NOTTE”). Qual è il tuo rapporto con il foglio bianco… in che maniera ti approcci nello scrivere una canzone?

Scrivo qualcosa quando l’esigenza di comunicare diventa una necessità e non posso farne a meno, ma soprattutto quando sento che ho veramente qualcosa da dire e da raccontare.

4. Durante l’ascolto del CD si apprezza una melodia semplice e senza particolari artifizi, ad effetto con una musica coinvolgente. Il reggae si fonde con la metrica del dialetto napoletano e l’atmosfera di ottimismo che hai voluto infondere nei testi si mischia alla provocazione (come nel testo “NON MI RAPPRESENTA”). Come e quale evoluzione ha seguito e/o raggiunto l’artista JOVINE, considerando lo spazio tempore da “IL MONDO E’ FUORI” fino al nuovo album “SEI”?

Come in un qualsiasi altro lavoro l’esperienze e gli errori formano i musicisti e questo è sicuramente l’album in cui abbiamo cercato di mettere appunto tutto quello che la vita in studio e sul palco ci ha insegnato fino ad ora. Sicuramente questo è l’album più maturo di Jovine essendo “L’ultimo album”.

5. La canzone “NAPULITAN” è un inno alle proprie origini, un invito alla ricerca di un’identità perduta, il racconto di una comunione d’anime che ha come sfondo la cornice della tua Napoli così come si apprezza dal Videoclip ufficiale. Eppure il discorso potrebbe essere esteso anche all’intera Nazione: come pensi sia vissuto il rapporto tra Napoli ed il resto d’Italia?

Il concetto di Napulitan va al di là della nostra reale appartenenza nel senso che affermiamo di essere napoletani e fieri di esserlo ma ci sentiamo cittadini del mondo perfettamente identici a un Jamaicano, un Africano, a chi è nato a Milano…L’ignoranza molto spesso separa gli esseri umani, l’affermazione che siamo tutti uguali sotto a questo cielo unisce e rompe le barriere del razzismo.

SEI cover B
Jovine – “Sei” – Artwork Side B

6. Partendo dai tuoi pezzi alcune volutamente scritte e cantate in dialetto, i racconti, le idee, i turbamenti. Avresti una o più domande da porre ai tuoi concittadini ed alla nazione, quindi?

Più che una domanda da porre ai miei concittadini avrei un suggerimento: quello di amare questa città come la propria casa e rispettarla per noi e per le generazioni che verranno.

7. Uno dei tuoi punti di forza sono le esibizioni live, un rapporto biunivoco tra l’artista e i fan. Quando guardi negli occhi il tuo pubblico, che sensazione avverti? Cosa leggi nei loro occhi? Che messaggio ti trasmettono?

In questi dieci anni di concerti molto spesso siamo riusciti a stabilire un rapporto di amicizia con buona parte di quelli che si definiscono fans ma che per noi sono amici, sparsi in giro per la penisola. Vederli cantare, rivederli dopo anni in giro per l’Italia sono i motivi che ci spingono a non fermarci mai.

8. La musica come speranza, come contributo, come sogno. Il mercato discografico è dominato dalle diretteve di Marketing delle industrie discografiche, mentre l’album “SEI” è stato interamente auto-prodotto e distribuita dalla tua etichetta indipendente. Qual’è il valore e l’importanza di autoprodurre e distribuire un CD? Sfida con se stesso o consapevolezza di sé?

Abbiamo sempre fatto musica per un’esigenza personale e con la consapevolezza che nella nostra progettualità era fondamentale parlare della realtà del mondo che stiamo vivendo, lontani da ogni logica di mercato e per questo motivo spesso abbiamo autoprodotto i nostri album. Sei invece è il risultato di una autoproduzione legata alla distribuzione Halidon giovane casa discografica che prova a vivere il mercato musicale al passo con i tempi.

9. Quale consiglio e/o direttiva hai da offrire ai giovani artisti che intendono intraprendere la tua stessa strada, il tuo stesso sogno, la tua stessa speranza?

Credere innanzi tutto in se stessi.

10. Progetti Futuri?

Il progetto è quello di portare questo disco in giro per l’Italia, inizieremo a novembre  con un tour di supporto ai 99 Posse nei maggiori centri sociali italiani, e poi saremo in tour fino alla fine dell’ estate 2013

Nel frattempo gli Jovine sono in sala prove per la realizzazione del tour promozionale dell’album “Sei” che li porterà in giro per la pensiola tutta a partire dal prossimo Novembre 2012. Un album schietto e grintoso che vanta la collaborazione di alcuni membri dei 99 Posse e mette in risalto tutte le qualità dei componenti della band. Vi lasciamo all’ascolto e alla visione del primo videoclip estratto “Napulitan”.

Jovine feat. O’Zulu’ Napulitan (Video ufficiale)

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