Jovanotti è uno dei grandi nomi della musica italiana e ogni volta si conferma e si migliora con la voglia d’imparare che contraddistingue o dovrebbe essere una priorità per gli esordienti e non per un nome così affermato ma, ovviamente, fa piacere vedere e percepire questo atteggiamento da parte di un nome noto. L’umiltà ma soprattutto il suo “essere comune” avvicina sempre più Lorenzo Cherubini al grande pubblico che lo ripaga con concerti sold out e una ovazione ripetuta.
L’album dell’artista, “Ora”, è stato pubblicato nel gennaio 2011 e il singolo che ha donato il titolo dal disco è stato rilasciato proprio qualche giorno fa in rotazione radiofonica. L’album si conferma come uno dei più venduti dell’anno e anche il pezzo ha subito riscontrato un parere positivo da stampa, critica e pubblico. Il testo, composto da un richiamo costante di parole e di significati che si collimano alla perfezione, è ancora una volta una perla che contraddistingue la poetica di Jovanotti che, oltre alla mera musica aggiunge sempre un tocco ai testi del tutto unico e personale.
Il brano fonde vari tipi di elementi tecnici ma soprattutto mette in luce il concetto di vita di “cogliere l’attimo” e invita dunque a sognare, migliorare, superare le frustrazioni e le varie negatività della vita. Recentemente abbiamo parlato della edizione speciale di “Ora” che torna dunque nei negozi con due bonus track “Regalito” e “The sound of Sunshine” ma soprattutto il film documentario “La quarta dimensione” e tutta l’esperienza live di “Ora”.
In concomitanza con la partecipazione all’interno de “Il più grande spettacolo dopo il weekend” da Fiorello e, il titolo del programma non è certo causale, Jovanotti ha rilasciato il videoclip di “Ora” che, inevitabilmente si contraddistingue per la sua particolarità. Il video è il primo filmato in 3D che può essere visualizzato senza gli appositi occhialini o con dei monitor speciali: la particolarità sta appunto nella tecnologia di realizzazione a cura di Michele Lugaresi che si è occupato della regia e del montaggio dello stesso.
Il video, vuole riproporre uno spaccato di vita quotidiana, ritraendo non modelli, personaggi famosi, o bellissimi del grande schermo ma persone comuni. La comunità del lavoro è quindi mostrata grazie a calzolai, dentisti, meccanici, fioristi, insegnanti, intervallati da Jovanotti che in jeans e maglietta, in versione anche lui comune, narra e canta la sua “Ora”. Interessante da notare gli ultimi istanti finali dove Jovanotti viene ripreso sul palco: anche lui, umile servitore del lavoro.
Ecco il videoclip di “Ora”, cosa ve ne pare?