Jovanotti nella storia: è stato scelto dal mensile Glamour Italia per essere il primo uomo in 20 anni di stampa ad essere messo sulla copertina di un numero. Mai era successo prima e ancora un po’ dovrà passare, ne siamo sicuri, prima che si possa ripetere. Ma a Lorenzo Cherubini, per chiamarlo con il suo vero nome, non è stato dedicato soltanto un servizio fotografico: all’interno della rivista si può trovare, infatti, un’intervista molto approfondita, una chiacchierata a cuore aperto che ci ha svelato dettagli e lati della personalità di questo artista, che ancora ci erano rimasti nascosti.
Questa copertina così particolare arriva proprio adesso, al momento anche della partecipazione all’Italia Loves Emilia, per festeggiare un doppio compleanno che ha visto protagonisti il pubblicato ed il pubblicante: nel 2012 ricorrono infatti i 25 anni di carriera di Jovanotti ed anche i 20 anni dalla prima stampa di Glamour. Proprio per queste particolari condizioni, al servizio si è prestato un parterre di tutto rispetto: della totalità delle domande poste a Lorenzo, 9 sono state formulate dal giornalista Massimo Gramellini, 10 dallo scrittore Michele Dalai, infine la redazione della rivista e, non ultimi per importanza, i fan.
Molte le tematiche affrontate in questa lunga intervista, a partire da quel nome Jovanotti che per un po’ è sembrato non essere adeguato a chi lo portava, fino all’importanza dell’amore nella sua vita. Spazio anche per la capacità (e volontà) di reinventarsi sempre, senza mai fallire, una capacità che questo artista ha dimostrato come pochi altri. A tal proposito ha dichiarato:
Per me è un bisogno vitale. In realtà mi creo delle gavette a hoc, per crescere senza annoiarmi: ho fatto “Non m’annoio proprio” perché tendo ad annoiarmi. È una frenesia quasi patologica. Sono ipercinetico. A volte, la testa mi va troppo veloce. Se vado a vedere un bel film, mi viene voglia di fare il regista, idem per il balletto: vorrei subito essere Roberto Bolle.
Un personaggio, un artista, un uomo unico, ecco cos’è Jovanotti. E come tale non poteva che meritare una posizione di rilievo come quella della copertina di una delle riviste più conosciute e seguite di sempre.