Jovanotti, compleanno di “Ora”: live show via Twitter e chat con i fan

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Jovanotti - "Ora" Tour
Jovanotti - "Ora" Tour | © Pagina Facebook

Jovanotti, bisogna proprio dire, ha una fervida fantasia che nel corso degli anni lo ha portato ad essere uno dei principali innovatori della scena musicale italiana. Era il 25 gennaio 2011 quando “Ora“, la sua ultima fatica, faceva la sua entrata trionfale in tutti i negozi fisici ed online. Il disco ha avuto un successo di critica e di pubblico davvero ottimo che Jovanotti non ha voluto di certo dimenticare. Ieri, proprio ad un anno dalla pubblicazione di “Ora”, il cantautore ha realizzato uno show via Twitter.

Jovanotti - "Ora" Tour
Jovanotti - "Ora" Tour | © Pagina Facebook

Lo show via Twitter di Jovanotti

Grazie a twitcam.livestream.com, Jovanotti ha realizzato un vero e  proprio show online per i propri fan, direttamente dallo studio di registrazione a Cortona. L’evento è durato dalle 15 alle 19 e ha avuto grande successo mediatico anche perché è stata una totale innovazione nel modo di proporre uno show. Sarebbe blasfemo ipotizzare ad una vera rivoluzione, in ottica futura, ma di certo è una modalità particolare e talmente immediata che potrebbe essere utilizzata e sfruttata maggiormente in campo musicale.

La dialettica di Jovanotti è una delle sue miglior doti e, grazie ad essa, il cantautore ha voluto tracciare un percorso di “Ora” proprio seguendo le richieste e le domande dei fan in chat. La frase d’esordio “Un anno di Ora, chi l’avrebbe detto ragazzi?” ha subito rotto il ghiaccio e scaldato i presenti che hanno potuto godere di un pomeriggio di musica con Jovanotti. Ricordiamo che “Ora” sta ancora, a distanza di un anno, ricevendo premi e posizionamenti in classifica, diventando l’album più venduto dell’anno secondo iTunes. Secondo dati diffusi dalla Universal, “Ora” ha venduto 400.000 copie di cui circa 60.000 grazie alla versione Deluxe e 30.000 come album digitale.

Ecco alcune delle frasi più significative di Jovanotti:

E’ stato un anno che dire intenso è poco. Un anno di tantissima musica, non mi sono praticamente fermato neanche un secondo. Un anno meraviglioso dal punto di vista musicale.

Questa è la prima trasmissione televisiva da solo, senza cameraman, tecnici, eccetera… forse é la prima volta che si fa. Non c’é proprio nessuno in casa: la Teresa (la figlia, ndr.) è andata a fare i compiti da un’amica, la Francesca (sua moglie, ndr.) è uscita, i cani sono fuori.

Un anno fa eravamo in apprensione per l’uscita del disco, come i genitori al primo giorno di scuola del figlio. Per un disco è tutto ridimensionato, trattasi sempre di canzonette, ma per chi vive di musica l’uscita di un cd è sempre una cosa molto importante. Per questo disco  avevo lavorato un po’ più di sempre: veniva dopo l’enorme successo di Safari, c’era l’ansia da prestazione. Ora siamo pronti per un nuovo viaggio, sempre puntando all’eccellenza, a non deludere voi e noi stessi.

Jovanotti non propone al pubblico, però, solo i suoi successi ma intona Celentano passando per Gaber, definito “davvero bravo, anche troppo”, fino a Modugno “forse il migliore autore italiano del dopoguerra”. I fan del cantautore sono andati davvero in visibilio e questa livechat musicale ha profumato immediatamente di grande successo, come tutto ciò che riguarda Jovanotti.

Il cantautore ha sempre una visione molto lucida della realtà e di ciò che lo circonda ma i dati dell’affetto del pubblico lo sorprendono comunque sempre. E’ lo stesso Lorenzo Cherubini a spiegare quanto sia stato traumatico, in senso positivo, ricevere il grande consenso di pubblico per i live programmati e, anche se il Tour ha visto purtroppo il grave incidente di Trieste, esso deve continuare come un grande spettacolo globale. Ecco le sue parole:

Avevamo programmato le date di primavera dicendoci: vediamo come va, magari ne facciamo altre in estate. Alla fine, mi dice il mio manager che potremmo andare avanti all’infinito, in senso metaforico intendo: anche le date di febbraio stanno andando benissimo in prenotazione….

Il 2011 ha visto, inoltre, anche dei gran buoni dischi tutti italiani. Due nomi sopra tutti: i Verdena con il loro capolavoro “Wow” e Dente con “Io tra noi”, un cantautore ancora tutto da scoprire ma che gli addetti ai lavori stanno sostenendo davvero molto. Ecco il pensiero di Lorenzo Cherubini a riguardo:

Dente mi piace, mi sembra una sorta di De Gregori postmoderno. Forse solo il nome che si è scelto non mi convince, non mi sembra accogliente: ma è molto bravo.

Io apprezzo non solo la musica, ma come la si fa. E quando un gruppo tiene la barra dritta, fa le sue cose e riesce a produrre un disco del genere in quel modo, spiazzando anche il proprio pubblico, lo ammiro anche al di là della musica stessa [il riferimento è per i Verdena, ndr.].

Concludiamo con un dato tecnico del tour: la data di Trieste è stata spostata al 2 Marzo 2012, a chiusura, proprio, della proficua tournée.

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