Uno Stadio Via del Mare gremito ha salutato la XXV edizione dell’Italia Wave Love Festival, la quattro giorni di musica e arte ospitata quest’anno dalla città di Lecce.
Partito un po’ in sordina per le prime tre serate che hanno visto alternarsi sul palcoscenico artisti del calibro di Sud Sound Sistem, Kaiser Chiefs, Paolo Nutini, Lou Reed e i Verdena, la serata conclusiva ha registrato quasi il pienone. Complice sicuramente l’accesso ad ingresso gratuito per i festeggiamenti del XXV° compleanno. E proprio di una grande festa si è trattata, con un cast tutto italiano sul Main Stage, aperto dagli Honeybird & The Birdies, band proveniente dal Lazio. Subito dopo spazio per Paolo Benvegnù, ex frontman degli Scisma che ha presentato alcuni dei brani tratti dall’ultimo album “Hermann”.
La festa entra nel vivo con l’ingresso sul palcoscenico di una delle band capace negli ultimi anni di raccogliere notevoli consensi: i Marta Sui Tubi, band siciliana che ha avuto la possibilità di promuovere l’ultima fatica discografica, “Carne con gli occhi“, con pezzi come “Di Vino“, “Cristiana“, “Muratury” che divertono il pubblico presente. Dopo il folk punk della band siciliana, il palcoscenico viene occupato da Musica Nuda, raffinato progetto nato da un’idea di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, che per l’occasione sono stati accompagnati anche da Fausto Mesolella degli Avion Travel. L’incantevole voce di Petra Magoni ha regalato diverse cover come “Guarda che Luna”, “Come Together”, “I Will Survive”, “Roxanne” e l’inedito “Rimando”, solo per citarne alcuni.
Alle 22.00 si accendono le luci per la raffinatezza di Cristina Donà. La cantautrice ha proposto alcuni dei brani tratti da “Torno a casa a piedi“, ultimo suo album. “Giapponese“, “Miracoli”, “Triathlon”, “Migrazioni”, “Universo” i brani che per un set durato un’ora hanno accompagnato il pubblico. Alle 22.50 è toccato ai Mau Mau riscaldare lo stadio con il loro Patchanka e i brani che in 20 anni hanno costruito il successo della band piemontese. E’ alle 23:45 che la folla si scatena in balli con il ritmo ispirato al folk irlandese dei Modena City Ramblers e i brani tratti da “Sul tetto del mondo“, ultimo album della band. In chiusura non potevano mancare due pezzi classici del gruppo come “Cento Passi” e “Bella Ciao”.
Poco prima dell’una è il momento della chiusura della XXV edizione del festival, affidata a Daniele Silvestri. Il cantautore romano ha aperto il suo mini set con “Io non mi sento italiano”, cover del brano di Gaber contenuta nell’ultimo album “S.C.O.T.C.H“, per poi omaggiare (visto l’avvicinarsi dell’anniversario dalla strage di via D’Amelio) con il brano “L’Appello”, il giudice Paolo Borsellino e tutte le vittime della mafia; omaggio anche ai Pugliesi con “Me Fece Mele A Chepa“, ironico brano che racconta di un viaggio di Silvestri e band nella penisola pugliese. Spazio poi per “Salirò“, “Ma che discorsi” ed è con “Cohiba” che cala il sipario sull’Italia Wave Love Festival, ma solo per poco, perchè già si ricomincia a lavorare per la prossima edizione.