E’ andato in scena ieri sera, con diretta su 11 dei maggiori network radiofonici italiani che hanno trasmesso a reti unificate l’intera radiocronaca del concerto, dando così il massimo supporto alla manifestazione, Italia Loves Emilia , l’evento benefico che sul palco di Campovolo ha raccolto i nomi di spicco della musica italiana per una serata di musica live il cui obiettivo era quello di raccogliere fondi destinati alla ricostruzione degli edifici scolastici colpiti dal sisma che ha scosso l’Emilia. Sul palco si sono alternati Biagio Antonacci, Claudio Baglioni, Elisa, Tiziano Ferro, Giorgia, Ligabue, Jovanotti, Fiorella Mannoia, Litfiba, Negramaro, Renato Zero, Nomadi e Zucchero per 4 ore di musica.
La partenza è stata affidata alla voce di Zucchero che sulle note di “Un soffio caldo” ha dato il via alla serata sold out di Campovolo (150mila i biglietti venduti); una serata di musica, solidarietà ed emozioni animata non solo dalle esibizioni soliste ma anche dai grandi duetti tra gli artisti presenti che hanno colto l’occasione per sperimentare performance in coppia con i colleghi.
Assieme alle esibizioni dei 13 Big della musica italiana che hanno partecipato al concerto di Reggio Emilia, infatti si sono registrati duetti di grandi intensità: sulle note di “Non è tempo per noi” si sono visti sul palco Luciano Ligabue e Zucchero, Elisa e il Liga per “Gli ostacoli del cuore” e poi ancora il rocker di Correggio per l’energica “Tex” in coppia con Piero Pelù, ma non solo. Altro duetto portato in scena è stato quello tra Fiorella Mannoia e Jovanotti insieme per “Clandestino“, cover di Manu Chao seguito dalla coppia Jovanotti – Renato Zero con “Amico“; i Nomadi con Baglioni con “Io vagabondo”. Bellissimo il tributo di Fiorella Mannoia e Giuliano Sangiorgi dei Negramaro a Lucio Dalla, scomparso pochi mesi fa, con “Anna e Marco”.
Ha certo conquistato il pubblico di Campovolo, conquistando un posto speciale tra le esibizioni di ieri, il gran finale sulle note di “A muso duro”, quella performance corale del pezzo presentato nel 1979 da Pierangelo Bertoli e che a Campovolo, a distanza di più di trent’anni dalla sua pubblicazione, ha risuonato come inno d’incoraggiamento alla popolazione emiliana che ha voglia di ripartire: “Affronterò la vita a muso duro, un guerriero senza patria e senza spada, con un piede nel passato, e lo sguardo dritto e aperto nel futuro” – scrisse Bertoli, un messaggio di speranza che spinge oggi alla ripresa il popolo dell’Emilia e dell’Italia tutta.