Irene Grandi porta il suo Vento al Teatro Toniolo di Mestre

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Irene Grandi@Mestre, Un vento senza nome@TourTeatrale

Venerdi 15 maggio al teatro Toniolo di Mestre è approdata Irene Grandi, con il suo tour teatrale “Un vento senza nome“. Un tour che dopo la parentesi jazz con Stefano Bollani, la vede esibirsi live nei teatri a distanza di cinque anni dai suoi ultimi concerti.
Il teatro è una scelta precisa di Irene Grandi e nasce dalla voglia di interpretare le sue canzoni, in un luogo raffinato ed intimo. Un luogo ideale che la vede assoluta protagonista nel proporre brani sottovoce, ma con una nuova potenza espressiva, che esalti l’anima più intima e riflessiva che c’è in lei, senza trascurare la vena rock che tutti già conoscono.

Il concerto della cantante toscana a Mestre organizzato dalla Dal Vivo eventi e OTR live, ha chiuso in bellezza la 21esima edizione di “Note Italiane“, rassegna di eventi musicali live promossi dal Teatro Toniolo. Il pubblico della cittadina veneta ha accolto con entusiasmo e affetto la cantante fiorentina che ha regalato loro un concerto di grande spessore artistico.

Irene Grandi @Mestre, Un vento senza nome @TourTeatrale
Irene Grandi @Mestre, Un vento senza nome @TourTeatrale

Il live ha inizio sulle note pop dolci di “A memoria“(scritto da Cristina Donà) seguito da “Settimo cielo“, brani inseriti nel suo nuovo album “Un vento senza nome“, il decimo della sua carriera, uscito lo scorso 12 febbraio, che la vede per la prima volta autrice oltre che grintosa interprete.
Irene Grandi saluta il suo pubblico e si vede subito che ha un’aria contenta e fresca, è padrona assoluta del palcoscenico, consapevole delle sue potenzialità e soprattutto di questa sua nuova maturità artistica che le permette di sperimentare, rischiare e mettersi in gioco. Il pubblico non le fa mancare tutto il suo affetto applaudendo e incitandola a gran voce.

E’ il momento dei pezzi forte della serata, il brano “Prima di partire per un lungo viaggio” scritto per lei da Vasco Rossi e Gaetano Curreri, accompagnata dal violoncello che impreziosisce la canzone in modo particolare.
Il pubblico assiste e partecipa con calore a un concerto intimo, felice di trascorrere una serata straordinaria di musica e poesia con l’artista fiorentina semplicemente immensa nelle sue interpretazioni.
Irene Grandi esegue con intensità e dolcezza il brano “Un vento senza nome“, coinvolgendo emotivamente i presenti. “Questa canzone non finisce mai di emozionarmi perché tocca qualcosa di più intimo e profondo“, con queste parole Irene Grandi tocca l’anima del pubblico.

Un vento senza nome” è il titolo della canzone con cui l’artista toscana, ha partecipato all’ultima edizione del Festival di Sanremo. Il brano è una lenta ballata che racconta con delicatezza il risorgere di una figura femminile, la storia di una donna che in età matura si lascia alle spalle un capitolo importante della vita. Non si sa quanto possa essere autobiografico, ma in parte la cantante ci si ritrova.
Il concerto prosegue con una scaletta che ripercorre tutta la carriera di Irek, dalle hit’s più importanti come “In vacanza da una vita“, “La tua ragazza sempre“, “La cometa di Halley“, “Bum Bum“, ai brani del suo ultimo album, tra cui il nuovo singolo “Casomai” uscito in rotazione radiofonica la mattina del concerto. Quest’ultimo brano racconta l’aspetto affascinante e seducente della fugacità del tempo, di un incontro, di una sera d’estate: come un arcobaleno, emozionante, autentico, anche se destinato a dissolversi. C’è spazio anche per le cover “Sono come tu mi vuoi” di Mina e “Se perdo Te” di Patty Pravo, cantate in coro con i fan.

Momento particolare, verso metà serata quando Irene, si presenta seduta al buio su un divano, avvolta da un fascio di luce, ad osservare la sua immagine proiettata in video sullo schermo. E’ l’inizio della presentazione audio video di un progetto importante, “Roba Bella“, realizzato con la collaborazione dei Pastis (Marco e Saverio Lanza ). I due hanno registrato le immagini e la voce di un venditore ambulante di un mercato del sud, che urla “Roba Bella“. in modo così armonioso da spingere i Pastis a condirlo con musica, da qui il brano omonimo. Irene Grandi ha voluto ringraziare i Marco e Saverio Lanza chiamandoli vicino a se, per i meritati applausi: “hanno reso possibile la follia di portare nei teatri la magia e la quotidianità che diventano spettacolo. Un modo per raccontare l’Italia, e quanto siamo musicali senza neanche rendercene conto“.

Il concerto coinvolge, affascina ed emoziona il pubblico, in un dialogo di musica e parole dette con grande umiltà. L’artista con la sua voce e la sua eleganza, trasmette la sua anima e la sua passione in uno spazio teatrale che gli si addice – è un crescendo di energia con un susseguirsi in modo graduale, di strumenti sempre più numerosi che accompagnano l’esecuzione dei brani. Sul palco con Irene Grandi il pianista e chitarrista Saverio Lanza, anche coproduttore artistico del disco e arrangiatore, Massimiliano Frigniani alle chitarre, Fabrizio Morganti alla batteria, Piero Spitilli al basso, Simone Pederzoli al trombone ed Enrico Pasini alla tromba.
Dopo l’uscita e il rientro per il classico bis finale, la cantante fiorentina esegue emozionata una versione suggestiva del brano “Se mi vuoi”, che aveva cantato nel 95 in duetto con Pino Daniele.
Il live va verso il gran finale con i brani “Bruci la città” e “Lasciala andare“. Irene Grandi saluta e ringrazia tutto il suo pubblico, mentre un ragazzino si avvicina sottopalco e le regala un fascio di fiori. Irene lo fa salire sul palco unendolo alla sua band per l’inchino finale e la meritata standing ovation.

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