L’india autoprodotta dei Plastic Made Sofa

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Questa settimana The Passenger vi porta in India con un abile tiro di sponda dalla Lombardia grazie ai Plastic Made Sofa, formazione pop dal sound molto particolare e psichedelico.
I PMS nascono a Bergamo nel 2009 e con il primo album “Charlie’s Bondage Club“, uscito nel 2010, si affermano come una delle band più internazionali del panorama musicale italiano, arrivando a suonare sul palco principale dell’Heineken Jammin’ Festival e partendo per un tour che oltre le tappe italiane va oltre oceano nella California: i due singoli “Candy” e “Lady” vengono trasmessi dalle maggiori emittenti alternative e porta Andre (voce, accompagnamento), Koodoo (basso), Simo (chitarra elettrica), Mic (batteria) e Pieva (percussioni, tastiere e diavolerie) sulla bocca di molta.
Dopo tre anni di silenzio il gruppo si ripropone sulla scena musicale con un nuovo album, “Whining Drums“, completamente autoprodotto dalla band che esce nel Dicembre del 2013 e che riceve lusinghe da tutte le riviste di settore e che porta la band in rotazione su MTV grazie al video del singolo “Lizards On a Wire“.
I Plastic Made Sofa fanno musica matura e ricercata, bizzarra ed accattivante, sperimentale ma ben piantata nel pop; noi di The Passenger non ce li potevamo lasciar sfuggire e così abbiamo deciso di dedicare loro la nostra parentesi, facendo con loro una piccola chiacchierata su autoproduzione, musica e dimensione live.

Plastic Made Sofa | Foto dell'artista
Plastic Made Sofa | Foto dell’artista

A tu per tu con i Plastic Made Sofa

Dal primo disco “Charlie’s Bondage Club” siete considerati una delle band più internazionali del panorama musicale italiano. Cosa vuol dire questo in una nazione come l’Italia?
Domanda difficile. Siamo cresciuti ascoltando band come Beatles e Pink Floyd, in un certo senso é ovvio che nella scena indipendente italiana siamo spesso considerati come outsider. Noi cerchiamo solo di essere coerenti con la musica che scriviamo e in cui ci riconosciamo, che cosa voglia dire di preciso non lo sappiamo.

Il vostro nuovo album “Whining Drums” è completamente autoprodotto. Come è nata questa idea? Sembra strano che, vista la qualità del lavoro fatto, siate dovuti arrivare a questo passo… oppure era una scelta ben precisa?
Autoprodurre un disco non é un compromesso o un passo indietro, significa seguire la produzione dei pezzi dall’inizio fino alla fine, trasformando l’incisione in un momento creativo.
Quando é arrivato il momento di cercare una casa discografica che ci aiutasse in qualche modo con il nostro secondo disco abbiamo trovato soltanto porte chiuse, e visto il risultato ne siamo orgogliosi e assolutamente soddisfatti.

Quest’estate suonerete in moltissime città grazie al del “Whining Drums” Tour: quanto conta per voi la dimensione live? La preferite a quella in studio?
La dimensione live ti da tutta la carica emotiva che ti serve per andare avanti, le persone che cantano le canzoni sotto il palco sono la ragione per cui continuiamo a suonare e scrivere musica. In un disco c’é anche tutto questo, l’energia dei fan, le tue canzoni, i palchi che hai calcato e le esperienze che hai vissuto. Senza questa dimensione un disco sarebbe sterile.

“Whining Drums” : la recensione e l’ascolto

Il nuovo disco dei Plastic Made Sofa è un lavoro autoprodotto, come dice la band stessa, grazie alle etichette discografiche che non hanno voluto dare una possibilità a questi ragazzi. Ed ascoltando il disco posso dire che le case discografiche hanno sbagliato di molto a non dare una possibilità a questo gruppo.

“Whining drums” è un lavoro maturo e ricercato che viaggia tra India e psichedelia, tra Beatles e canzone d’autore, tra viaggio e sogno, immergendo il suo ascoltatore nelle atmosfere oniriche di “We’re just changing” o nel pop più sixties di “Two grains in outer space” fino al singolo scelto per la promozione del disco, “Lizards on a wire”.

Si ritorna nella psichedelia grazie al sitar dolce ed avvolgente di “Noodles for breakfast” per poi svoltare nel pop dal forte sapore andaluso di “Midnight in Remada” e nella batteria che segna il percorso di “Heathers in bloom”. Dopo il pianoforte e la voce effettata di “Try to be a woman” torniamo alla musica sognante di “Stargazers” per poi chiudere in bellezza con “Whining drums”, la lunga suite finale che è anche la title track e che ricorda in alcuni passaggi il brit-pop degli Oasis.

Il disco dei Plastic Made Sofa è un album notevole, maturo e ricercato, dove il sitar riesce a disegnare atmosfere musicali degne di nota (degna di nota la prima canzone “We’re just changing”) senza per questo disdegnare lo sconfinamento in altri generi, come con “Midnight in Remada”. Un ottimo lavoro per un gruppo che ha dimostrato da solo quanto vale.

Queste le date del tour

20/06/2014 – Senza Far Rumore Fest (Cisano Bergamasco)
21/06/2014 – FESTA DELLA BIRRA, Bernareggio (MB)
27/06/2014 – Musica distesa, Cupramontana (AN)
28/06/2014 – Maquis, Milano
03/07/2014 – Young’n Town, Albino (BG)
13/07/2014 – Spalti di S. Michele, Città alta Bergamo
25/07/2014 – Fara Rock Festival, Fara Gera d’Adda (BG)
15/08/2014 – Rock your head fetival, Montebello di Bertona (PE)
29/08/2014 – Edoné, Bergamo
05/09/2014 – Festivalbanda, Alzano Lombardo (BG)
12/09/2014 – Sotalazopa, Tonadico (TN)
13/09/2014 – Rock in Rili, Chiuduno (BG)

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